Primo incontro pubblico nella ex scuola Villa Salina!

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14/11/2025 16:13   0 Commenti 0 Sostegni
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Sabato 8 novembre 2025, alle 10.30 presso la ex scuola di Villa Salina, si è svolto il primo incontro di lancio e di ascolto del percorso partecipativo “Crescere insieme. Laboratorio famiglie nella ex scuola di Villa Salina”, del Comune di Castel Maggiore. 
L’incontro si è svolto seguendo questa struttura: un primo momento di accoglienza in cui è stato chiesto ai partecipanti di compilare una card prima dell’avvio dell’incontro “Quali proposte, attività o servizi per famiglie conosci o hai frequentato a Castel Maggiore? Appunta qui e poi attacca sulla mappa!”, per cominciare a mappare quali opportunità sul territorio fossero più utilizzati e conosciuti dai partecipanti; un momento di presentazione del percorso a cura dell’amministrazione e delle facilitatrici e a seguire una collettiva condivisione per indicare opportunità e necessità in relazione agli ambiti chiave, emersi dal lavoro con il Tavolo di Negoziazione.

Di seguito il riassunto di quanto emerso. 

1. MAPPATURA
di proposte, attività, servizi già esistenti, conosciuti o frequentati
 

Dalla mappatura condivisa emerge come tra le diverse attività già esistenti sul territorio conosciute o frequentate, in particolare sul territorio di Castel Maggiore capoluogo, la ludoteca Vicolo dei Balocchi di Corticella venga evidenziata e nominata più volte anche durante la condivisione a voce nella seconda parte dell’incontro. 

Più volte viene fatto riferimento ai gruppi e alle attività parrocchiali, come il doposcuola o i gruppi giovani e famiglie (in 4 card su 7 totali). 

Vengono citate queste realtà o occasioni: Attività dell’Associazione Vola Vola (Salotto delle famiglie) e Spazio Nausicaa, Centri estivi, Firmamentis, Ludoteca Insolito Caffè, Consultorio AUSL, Centro per le famiglie, Salette per le feste, Psicomotricità, Società sportive - corsi Polisportiva, Spazio Mamme - Spazio giovani, Parchi e giochi inclusivi, doposcuola Alveare. Nella condivisione successiva a voce viene citato anche lo spazio Korner.

2. AMBITI TEMATICI  

Il secondo momento di condivisione di necessità ed opportunità è stato gestito in unico gruppo di lavoro invitando ciascun partecipante a condividere le proprie idee (anche tramite post it scritto) in termini di necessità ed opportunità seguendo gli ambiti tematici proposti. 

Opportunità e necessità in parte corrispondono ad un ambito specifico in parte appartengono a più ambiti e stanno a cavallo tra più tematiche. 

Disabilità. Infanzia e adolescenza

Nel confronto dedicato al tema della disabilità sono emerse alcune necessità trasversali, in particolare legate alla carenza di spazi e servizi dedicati. È stato sottolineato il bisogno di creare luoghi e occasioni in cui le famiglie possano entrare in contatto con “ciò che le aspetta”, favorendo relazioni tra genitori di diverse generazioni e situazioni.

Tra le opportunità individuate si segnala la proposta di una cucina attrezzata che possa essere utilizzata dai ragazzi con disabilità, non solo come occasione di autonomia ma anche come possibile strumento di autofinanziamento o supporto alle famiglie. È emersa inoltre l’importanza di fare rete, di conoscersi, e di garantire forme di assistenza e supporto psicologico ai genitori e ai caregiver.

Un altro tempo libero. Cultura, movimento, aria aperta

Sul fronte del tempo libero, i partecipanti hanno sottolineato la necessità di ampliare le proposte culturali e ricreative rivolte ai bambini e alle famiglie. Tra le opportunità/proposte condivise figurano i cineforum per bambini (“Cine-cinni”), accompagnati da momenti di relazione per gli adulti, e la possibilità di disporre di sale per feste di compleanno.

È stata avanzata anche la proposta di realizzare nel giardino un capanno da adibire a “bici-teca”, dove conservare e mettere a disposizione della comunità biciclette, tricicli, pattini e skate che le singole famiglie dismettono e che si possano usare/testare in maniera gratuita. Le attività all’aria aperta (sportive ed esplorative) sono considerate un’occasione preziosa per promuovere valori di collaborazione e condivisione, oltre la logica della competizione e quindi la di fuori di sistemi legati a gare, campionati, ecc. 

Tra le opportunità si segnala la forte domanda di una ludoteca inclusiva e realmente educativa, sul modello di quella di Corticella, intesa come luogo di incontro, scambio e prestito di giochi e libri (andando oltre alle idee di ludoteca come spazio di gonfiabili e palline dove l’adulto non ha interazione e il bambino è troppo poco stimolato).

Genitori in relazione

È emerso il bisogno di spazi (e strumenti) per bambini e famiglie che facilitino la nascita di reti di mutuo aiuto tra genitori, in particolare tra coloro che vivono lontani dalle famiglie d’origine e necessitano di forme di supporto, come baby sitter o momenti di condivisione.

Tra le opportunità si è parlato della possibilità di organizzare attività serali per genitori, quando i bambini dormono, e di coinvolgere diverse fasce d’età, in particolare anziani o pensionati, in un’ottica intergenerazionale.

Sempre sul “cosa ci aspetta” si sottolinea anche il bisogno di incontrare diverse generazioni di genitori per confrontarsi sulle diverse età e fasi della crescita di bimbi e bimbe. 

Supporto alla genitorialità. Conciliazione, formazione, sollievo

Si evidenzia la necessità di momenti di scambio e condivisione tra genitori, per confrontarsi su strategie di cura e gestione della quotidianità. Servono servizi di supporto ai genitori lavoratori, spazi di incontro informale e attività educative inclusive, come il doposcuola condiviso o lo studio assistito anche per bambini/e e famiglie straniere. Tra le proposte figura anche la possibilità di attivare laboratori e incontri di psicomotricità a costi calmierati.
Inoltre emerge come rilevante anche il bisogno di confronto e di supporto da parte di altre figure caregiver come i nonni/e: si richiedono spazi dove anche i nonni posanno portare i/le bimbi/e e riposarsi o confrontarsi con pari quando se ne occupano per giornate intere. 

Sul versante delle opportunità, che si intersecano con le necessità, si rilancia l’idea di doposcuola per le scuole medie (come l’esperienza dell’Alveare) e la creazione di un mini-centro estivo promosso dal quartiere o dal Comune, con gruppi di piccole dimensioni e forte impronta comunitaria.

Genitori che nascono. Attesa, neo-genitori, primissima infanzia

Per i neo-genitori e la primissima infanzia è emersa la necessità di una rete di prossimità che possa sostenere le famiglie nella quotidianità: preparazione di pasti, anche attivando la comunità di anziani/pensionati o la comunità delle famiglie con disabilità (si veda sopra), accompagnamento degli altri fratelli/sorelle a scuola o alle attività extra scolastiche, o piccoli servizi di vicinato (istituendo i “nonni e le nonne di quartiere”). Più in generale emerge, in maniera diffusa durante tutto l’incontro, la necessità di luoghi, e questo potrebbe essere uno di questi, che facilitino l'incontro e lo scambio di esperienze anche tra futuri genitori o neo-genitori (sulla traccia di quelle che sono esperienze già rodate nei Centri Bambino/a Famiglia). 

Sono stati proposti anche uno spazio di co-working per neo-mamme, con personale di supporto per la prima infanzia, e iniziative di scambio di vestiti e materiali per la maternità e la prima infanzia.

Ci vuole un villaggio. Reti e supporti

Il tema della partecipazione della cittadinanza, in tutte le sue sfumature, è stato riconosciuto come centrale ma complesso: per renderla effettiva servono continuità, tempo e costanza. E’ stato sottolineato il bisogno di perseverare anche se all'inizio l'affluenza è scarsa, organizzando momenti di incontro a cadenza specifica (il “Salotto delle famiglie” dell’Associazione Vola Vola, per esempio, ci ha messo due anni a partire davvero). È stato ribadito il bisogno di sostenere la conciliazione tra genitorialità e lavoro, valorizzando anche il ruolo dei nonni e promuovendo esperienze di mutuo aiuto di “quartiere”.

Come opportunità, si propone di attivare una comunità attiva a partire dallo spazio per le famiglie, coinvolgendo professionisti locali, che ci sono!, in laboratori di musica, video o teatro, e di favorire la nascita di gruppi di incontro tra famiglie, similmente a quelli che ben funzionano nelle parrocchie.

Adolescenza

In ultimo, per la fascia adolescenziale si è evidenziata la necessità di spazi dedicati, distinti da quelli rivolti all’infanzia. Il luogo oggetto dell’incontro potrebbe accogliere le famiglie e i genitori degli adolescenti, ma NON risulta adeguato per ospitare attività dirette ai ragazzi stessi.

Tra i bisogni principali figurano la presenza di attività di aiuto compiti e doposcuola, in particolare per le scuole medie, e la creazione di centri ricreativi per la pre-adolescenza con la presenza di educatori. È stata ribadita la necessità di luoghi di incontro serali e di spazi che superino la semplice socialità informale dei parchi, insieme ad alcuni aspetti pratici come il potenziamento dell’illuminazione pubblica, importante anche per la sicurezza percepita delle ragazze, e l’attenzione all’interazione con il tram, riconosciuto come una possibile risorsa di connessione.

Tra le opportunità individuate emerge il potenziamento del progetto Korner, auspicando una programmazione più continuativa, e la possibile sinergia con la Casa delle Arti, ad esempio attraverso l’allestimento di una sala prove destinata agli adolescenti.

Considerazioni trasversali

In chiusura è stata sottolineata l’importanza di creare sinergie con altri centri e realtà del territorio, come il Centro Antinori e la Casa delle Arti, valorizzando anche l’adiacente centro anziani come risorsa per favorire l’incontro tra generazioni.

È emersa inoltre la proposta di promuovere il volontariato giovanile come esperienza formativa e di attivazione sociale, e di valutare la creazione di una banca del tempo per genitori e residenti del quartiere Primo Maggio, con la prospettiva di estenderla progressivamente a tutto il territorio comunale.

3. PRIMA IPOTESI “FUNZIONI”

A seguito della fase di ascolto, si potrebbero individuare alcuni primi ambiti di funzioni auspicate:

  • Incontro /condivisione esperienze 
  • Auto mutuo aiuto/banca del tempo
  • Scambio oggetti, vestiti, altro
  • Gioco / cultura / laboratori
  • Supporto allo studio
  • Supporto alla disabilità 
  • Attività estive (da valutare)

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