GIORNATA DELLA PARTECIPAZIONE 2023
100 Progetti per 10 Principi
La Carta della Partecipazione nasce nel 2014 su iniziativa di Aip2, IAF e INU-Commissione Partecipazione insieme ad altre importanti associazioni nazionali impegnate nell’attivazione di percorsi strutturati e informati di coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni pubbliche. Nel 2016 fu presentata al Festival della Partecipazione.
Pensata e proposta sin dall’inizio in modalità open source e periodicamente aggiornata, ha avuto lo scopo di accrescere la cultura della partecipazione e sviluppare linguaggi e valori comuni per diffondere la cultura di una partecipazione di qualità.
I 10 principi della carta
1. COOPERAZIONE
Un processo partecipativo coinvolge positivamente le attività di singoli, gruppi e istituzioni (pubblico e privato), verso il bene comune, promuovendo la cooperazione fra le parti, favorendo un senso condiviso e generando una pluralità di valori e di capitale sociale per tutti membri della società.
2. FIDUCIA
Un processo partecipativo crea relazioni eque e sincere tra i partecipanti promuovendo un clima di fiducia, di rispetto degli impegni presi e delle regole condivise con i facilitatori, i partecipanti e i decisori. Per mantenere la fiducia è importante che alcune delle scelte emerse dal processo partecipativo siano attuate.
3. INFORMAZIONE
Un processo partecipativo mette a disposizione di tutti i partecipanti, in forma semplice, trasparente, comprensibile e accessibile con facilità, ogni informazione rilevante ai fini della comprensione e valutazione della questione in oggetto. La comunità interessata viene tempestivamente informata del processo, dei suoi obiettivi e degli esiti via via ottenuti.
4. INCLUSIONE
Un processo partecipativo si basa sull’ascolto attivo e pone attenzione all’inclusione di qualsiasi individuo, singolo o in gruppo che abbia un interesse all’esito del processo decisionale al di là degli stati sociali, di istruzione, di genere, di età e di salute. Un processo partecipativo supera il coinvolgimento dei soli stakehoders e rispetta la cultura, i diritti, l’autonomia e la dignità dei partecipanti.
5. EFFICACIA
Le opinioni e i saperi dei cittadini migliorano la qualità delle scelte pubbliche, coinvolgendo i partecipanti nell’analisi delle problematiche, nella soluzione di problemi e nell’assunzione di decisioni. Attivare percorsi di partecipazione su questioni irrilevanti è irrispettoso e controproducente.
6. INTERAZIONE COSTRUTTIVA
Un processo partecipativo non si riduce a una sommatoria di opinioni personali o al conteggio di singole preferenze, ma fa invece uso di metodologie che promuovono e facilitano il dialogo, al fine di individuare scelte condivise o costruire progetti e accordi, con tempi e modalità adeguate.
7. EQUITÀ
Chi progetta, organizza e gestisce un processo o un evento partecipativo si mantiene neutrale rispetto al merito delle questioni e assicura la valorizzazione di tutte le opinioni, comprese quelle minoritarie, evidenziando gli interessi e gli impatti in gioco.
8. ARMONIA (O RICONCILIAZIONE)
Un processo partecipativo mette in campo attività e strategie tese a raggiungere un accordo sul processo e sui suoi contenuti, evitando di polarizzare le posizioni o incrementare e sfruttare divisioni all’interno di una comunità.
9. RENDER CONTO
Un processo partecipativo rende pubblici i suoi risultati e argomenta pubblicamente con trasparenza le scelte di accoglimento o non accoglimento delle proposte emerse, favorendo la presa di decisioni e riconoscendo il valore aggiunto della partecipazione.
10. VALUTAZIONE
I processi partecipativi devono essere valutati con adeguate metodologie, coinvolgendo anche i partecipanti e gli altri attori interessati. I risultati devono essere resi pubblici e comprensibili.
PROMOTORI
INU - Commissione Governance e diritti dei cittadini
AIP2 Italia - Associazione italiana per la Partecipazione Pubblica
IAF (International Association of Facilitators) Italia