GIORNATA DELLA PARTECIPAZIONE 2023
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Co-progettazione - gruppo fucsia workshop 7_9_23
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Riferimento: par-DEBA-2023-09-40
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Valorizzare il trema della co-progettazione, ad esempio insieme al terzo settore - considerare che sia un tassello del percorso partecipativo e sia "accolta" dal Tavolo di Negoziazione
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4 commenti
Più apri/allarghi la co-progettazione più è generativa ed inclusiva per la comunità. deve essere inclusa in un percorso più ampio (giovani, commercianti, ecc...)
co-progettare interventi che abbiano ricadute in riferimento ad altre policy/bandi RER (vedi comunità energetiche)
nella co-progettazione esiste il momento creativo e di individuazione di possibilità. In seguito si va a concretizzare su temi in cui vi sono risorse e linee guida su cui appoggiarsi.
La co-progettazione ai sensi del Codice del Terzo Settore presenta aspetti e dinamiche che posso integrare od essere integrate da un percorso partecipativo. I componenti del tavolo di negoziazione (ai sensi della lr 15) spesso coincidono con le realtà del terzo settore presenti sul territorio, attente e competenti sul tema oggetto del percorso. La raccolta di manifestazioni di interesse per l'accordo formale ha inoltre assonanza con la raccolta di manifestazioni di interesse in risposta ad un avviso di co-progettazione. Dall'altra parte nella procedura di co-progettazione è ammesso l'innesto di sottoprocedure per allargare e integrare il confronto (il tavolo di co-progettazione fra ente pubblico ed ente del terzo settore può essere arricchito da momenti aperti ad un pubblico diverso). In ragione di questi parallelismi, può valer la pena ragionare sulle combinazioni possibili fra procedura di co-progettazione e processo partecipativo. Ad esempio, nel caso di San Cesario sul Panaro la fase 1 del processo partecipativo IDEAGIOVANI (1° step) ha portato a maturazione proposte, di cui una candidata alla al Bando rigenerazione urbana (2° step).Alla condivisione del progetto "materiale" di rifunzionalizzazione del contenitore si è poi affiancato il progetto "immateriale" per la definizione e gestione del contenuto. Il programma d'usi e la forma gestionale è stato dunque oggetto di una procedura di co-progettazione (3° step), che ha portato alla convenzione sottoscritta dai futuri utilizzatori (4 associazioni del territorio). Infine su sollecitazione degli utlizzatori si è sviluppata la seconda fase del percorso partecipativo originario, IDEAGIOVANI, per rendere protagonisti anche i giovani della futura gestione (4° e ultimo step). In questa sequenza alcuni dei partecipanti iniziali sono diventati componenti del tavolo di co-progettazione, quest'ultimo è poi evoluto in tavolo di negoziazione a regia di un percorso di ampio coinvolgimento della comunità. Questo è un caso di "intrecci" possibili. Ci sono altre possibilità che se messe a confronto potrebbero aiutare a capire meglio come queste "azioni immateriali" portino a rendere più attivo e generativo il rapporto fra Amministrazione e Comunità
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