15
novembre
09:00 - 13:00
Conteggio dei partecipanti
22
Organizzazioni partecipanti.
Circolo ARCI “Arcobaleno”
Comitato Genitori
Lab 6+
Il gruppo informale di lettura GDL
Il gruppo informale Lettori Volontari della biblioteca NPL
Nove Teatro
Riferimento: par-MEET-2025-10-712
Versione 4 (di 4) vedi altre versioni
Laboratorio di progettazione delle modalità di uso del nuovo spazio aperto a cittadini, associazioni e gruppi, con l'obiettivo di definire congiuntamente le funzioni e le modalità di gestione del nuovo spazio. Si intende eventualmente, anche in un'ottica di sostenibilità economica, di formalizzare un impegno congiunto tra il Comune, i cittadini e le associazioni che intendono partecipare e condividere la responsabilità della gestione del nuovo spazio.
Il laboratorio sarà occasione per:
- raccogliere idee e proposte operative,
- presentare i principi che regolano l'amministrazione condivisa,
- valutare quali strumenti emersi si ritengono più funzionali alla gestione del nuovo spazio.
Centro Giovani
Via Piave, 56, Fabbrico
Via Piave, 56, Fabbrico
Report e materiali
Il laboratorio rappresenta il secondo e ultimo appuntamento della seconda fase del percorso partecipativo per il coinvolgimento dei cittadini nella raccolta di riflessioni, desideri e idee per la gestione e organizzazione del nuovo spazio di comunità. Il laboratorio si è svolto presso il Centro Giovani FabbrichiAMO, è stato accompagnato da Pares ed è stato aperto a cittadini, associazioni e gruppi informali, accogliendo sia partecipanti già coinvolti nella prima fase del processo, sia nuovi stakeholder interessati a contribuire.
Sono state utilizzate tecniche di facilitazione finalizzate a valorizzare le diverse prospettive dei partecipanti e a costruire sintesi condivise anche in presenza di punti di vista differenti.
I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi di lavoro direttamente interessati alla futura ristrutturazione: soci del circolo ARCI “Arcobaleno”, volontari del Comitato Genitori, volontari del gruppo che gestisce il servizio di doposcuola Lab 6+, il gruppo informale di lettura GDL e il gruppo informale Lettori Volontari della biblioteca NPL e un rappresentante di Nove Teatro. I partecipanti sono stati suddivisi in due gruppi dove hanno lavorato attraverso il Canvas Matrice, un cartellone che visualmente consente di raccogliere risposte e riflessioni in filoni tematici.
Il lavoro si è articolato attorno a otto domande-guida, pensate per:
● mappare attività e servizi esistenti e potenziali;
● individuare criticità e opportunità d’uso in concomitanza dello spazio comune;
● formulare proposte per una gestione condivisa coerente con le attività individuate.
L'Assessore Andrea Zanini ha aperto l'incontro, evidenziando che il laboratorio rappresenta la conclusione del percorso partecipativo avviato in primavera per la ristrutturazione del nuovo spazio polifunzionale. Pur riconoscendo la difficoltà di garantire la continuità del percorso partecipativo a causa dell'elevato numero di iniziative comunali quest'anno, ho evidenziato il lavoro della biblioteca e degli uffici comunali per informare e coinvolgere i cittadini e ha ricordato ai partecipanti della possibilità di votare il nome del nuovo spazio e di partecipare attraverso la piattaforma online. Infine, ha ringraziato i volontari e le associazioni presenti, entrando nel dettaglio dei gruppi e motivando la scelta di dividerli sulla base delle tematiche "Genitori" e "Biblioteca".
La discussione ha delineato una visione per uno spazio polifunzionale e intergenerazionale che trasformi la biblioteca in un open space flessibile. È stata evidenziata la necessità di distinguere la fruizione per fasce d'età, con attività strutturate per i più piccoli e uno spazio libero e accogliente (con arredi modulari e punti di ricarica) per gli adolescenti specialmente nei fine settimana. Le principali criticità sollevate riguardano la gestione complessa, la necessità di definire chi gestisce il calendario e il bar (conciliando pubblico e privato), e l'urgenza per l'Amministrazione di stabilire un chiaro regolamento e una "formula legale" che tuteli i volontari. È stato infine sottolineato che la realizzazione del progetto richiede un "reale cambiamento" di mentalità da parte degli attuali fruitori per superare i conflitti e l'inerzia del "si è sempre fatto così".
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