Da diversi anni Cervia ha un Registro delle Eredità Immateriali (REIC) che riconosce i saperi del sale, le tradizioni marinare, i dialetti e le pratiche culturali del territorio. Uno strumento prezioso, ma che è rimasto prevalentemente amministrativo, con scarso coinvolgimento della comunità e limitata capacità di mantenere vive le tradizioni che cataloga. Questo percorso partecipativo è nato per rispondere a una domanda sfidante: come trasformare il Registro da atto burocratico a strumento partecipativo, dove la comunità diventa protagonista nella cura e trasmissione delle proprie eredità culturali? L'obiettivo era costruire un modello di governance condivisa del patrimonio immateriale, in linea con i principi della Convenzione di Faro del Consiglio d'Europa, che riconosce alle comunità il diritto di partecipare attivamente alle decisioni sul proprio patrimonio culturale.
Durante il percorso abbiamo affrontato tre grandi interrogativi:
La Carta della Comunità Patrimoniale Cervese ricompone le risposte a queste domande. è uno strumento operativo articolato in diverse sezioni:
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