Da diversi anni Cervia ha un Registro delle Eredità Immateriali (REIC) che riconosce i saperi del sale, le tradizioni marinare, i dialetti e le pratiche culturali del territorio. Uno strumento prezioso, ma che è rimasto prevalentemente amministrativo, con scarso coinvolgimento della comunità e limitata capacità di mantenere vive le tradizioni che cataloga. Questo percorso partecipativo è nato per rispondere a una domanda sfidante: come trasformare il Registro da atto burocratico a strumento partecipativo, dove la comunità diventa protagonista nella cura e trasmissione delle proprie eredità culturali? L'obiettivo era costruire un modello di governance condivisa del patrimonio immateriale, in linea con i principi della Convenzione di Faro del Consiglio d'Europa, che riconosce alle comunità il diritto di partecipare attivamente alle decisioni sul proprio patrimonio culturale.

Durante il percorso abbiamo affrontato tre grandi interrogativi:

  • Cosa intendiamo per patrimonio culturale immateriale?
  • Qual è la differenza tra patrimonio ed eredità?
  • Chi è la comunità patrimoniale?

La Carta della Comunità Patrimoniale Cervese ricompone le risposte a queste domande. è uno strumento operativo articolato in diverse sezioni:

  • principi fondamentali – definisce cosa intendiamo per patrimonio, eredità e "tramando" (il processo di trasmissione attiva tra generazioni);
  • il Registro delle Eredità Immateriali – un dispositivo che rende visibile e condivisa la responsabilità della trasmissione, organizzato in libri tematici (saperi, celebrazioni, espressioni, tesori umani viventi, spazi simbolici, pratiche alimentari, paesaggio vissuto);
  • la Comunità Patrimoniale Cervese – il soggetto collettivo che si prende cura delle eredità, composto da tre ruoli complementari: depositari (chi custodisce direttamente i saperi), esploratori-custodi (chi ascolta, documenta e accompagna), narratori-interpreti (chi restituisce senso e connessioni);
  • l'Albo della Comunità Patrimoniale Operativa – lo spazio dove chi vuole contribuire attivamente può iscriversi, rendendo visibili le competenze e le disponibilità presenti nel territorio;
  • il processo operativo in cinque passi – come funziona concretamente: segnalazione continua da parte di chiunque, attivazione semestrale degli esploratori-custodi, documentazione concentrata, assemblee pubbliche di riconoscimento comunitario, iscrizione formale e attivazione delle eredità;
  • ancoraggio istituzionale – il Registro viene incardinato nell'Ecomuseo del Sale e del Mare, con un operatore culturale dedicato, percorsi di formazione per la comunità operativa e un periodo sperimentale di due anni prima dell'adozione definitiva.

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