Associazione FESTA, Comune di Cervia, MUSA Museo del Sale di Cervia, Ecomuseo del Sale e del Mare, Atlantide soc.coop., Libera Università per Adulti, Cervia Volante - Aquilonisti
Lunedì 29 settembre, ore 18.30-20.00
Sede: MUSA via Nazario Sauro, 24 – Magazzini del Sale "Torre"
Primo incontro del Tavolo di Negoziazione della Carta della Comunità Patrimoniale Cervese, il processo partecipativo finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per trasformare la gestione del patrimonio immateriale cervese da sistema burocratico-amministrativo a vera governance partecipativa secondo i principi della Convenzione di Faro. L'incontro coinvolge i soggetti sottoscrittori della manifestazione di interesse, che costituiscono il nucleo strategico del processo partecipativo: Comune di Cervia, Ecomuseo del Sale e del Mare, associazioni culturali, operatori turistici e realtà del territorio.
Il Tavolo di Negoziazione svolge funzioni essenziali per tutto il processo:
Il Tavolo di Negoziazione ha definito l'architettura del percorso partecipativo articolandolo in tre laboratori con sedi simbolicamente significative. Il primo appuntamento del 20 ottobre si terrà presso la Cucina Sorriso in via Levico, spazio che richiama la precedente esperienza partecipativa sulla convivialità e che favorisce un clima informale di lavoro. Il secondo laboratorio del 27 ottobre avrà luogo nella Sala Malva, ambiente centrale e attrezzato per ospitare gruppi numerosi con tavoli di lavoro dedicati. Il terzo incontro del 10 novembre si svolgerà presso il MUSA - Museo del Sale, sede che incarna materialmente i contenuti del patrimonio immateriale cervese legato alle tradizioni salinarie e marinare. La scelta di sedi itineranti risponde a una logica metodologica precisa: far attraversare alla comunità diversi spazi culturali del territorio, ciascuno portatore di significati specifici, rafforzando il messaggio che il patrimonio è diffuso e che diversi luoghi possono essere contenitori di riflessione culturale.
Il Tavolo ha condiviso e fatto propria la proposta elaborata dallo staff di progetto per superare il modello passivo di gestione del Registro delle Eredità Immateriali attraverso l'introduzione di figure operative specifiche. Gli Esploratori-Custodi del Registro avranno il compito di rintracciare attivamente i patrimoni sul territorio, stimolare scuole e associazioni a contribuire, facilitare la documentazione traducendo racconti orali in format strutturati e mantenere il raccordo tra portatori di eredità e istituzioni. I Lettori-Narratori periodicamente condivideranno i contenuti dei libri del registro con la comunità, mantenendo vivo il racconto dell'identità collettiva, operando sintesi trasversali che identificano connessioni tematiche e sperimentando format creativi per la valorizzazione. Lo staff di progetto si configura come laboratorio metodologico pilota per testare questi ruoli, funzioni e modalità operative, garantendo continuità della memoria istituzionale ed evitando dispersione di materiali e competenze acquisite.
Il confronto ha evidenziato la centralità del rapporto tra patrimonio materiale e immateriale. Gli oggetti materiali diventano veicoli per trasmettere saperi, pratiche e memorie immateriali, come dimostrato dalle esperienze pregresse quali la mostra "Ti racconto una cosa". Non esiste bene immateriale che non abbia un elemento di radice in qualcosa che il territorio è capace di esprimere grazie al suo contesto specifico. La contestualizzazione dei beni materiali in un territorio li trasforma in patrimonio quando la comunità ne ha percezione e consapevolezza. Il Tavolo ha adottato lo slogan "Il passato dentro al futuro" per evitare il rischio della nostalgia e posizionare il patrimonio come risorsa progettuale.
Si è rilevata la necessità di un approfondimento concettuale sul patrimonio culturale immateriale per fornire ai partecipanti un linguaggio condiviso e una comprensione solida dei concetti di base prima dell'avvio dei laboratori. A questo scopo è stato predisposto il Foglio informativo 5 - Patrimonio Culturale Immateriale, che definisce cosa comprende il patrimonio immateriale secondo la Convenzione UNESCO 2003, le sue caratteristiche distintive, il rapporto con il patrimonio materiale e l'importanza del riconoscimento comunitario. Il materiale sarà distribuito prima del primo laboratorio insieme alla documentazione tecnica sul REIC e sulla Convenzione di Faro, garantendo che tutti i partecipanti possano accedere al processo con consapevolezza adeguata.
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