In questa prima fase si andranno ad intercettare i soggetti potenzialmente più impattati dal percorso, scelti analizzando l’oggetto della proposta partecipativa ed il contesto. La mappatura si tradurrà in uno schema tabellare: per ogni stakeholder saranno valutati l’interesse per il processo, l’impatto, l’importanza, il livello di influenza, il livello di conflittualità/collaborazione già dimostrata, il potenziale ruolo, i temi sensibili, aspettative e possibili contributi. Sulla scia di questa analisi verranno svolte interviste e focus group, gli elementi raccolti contribuiranno alla costruzione di una mappa dei bisogni, delle competenze e dei servizi (istituzionali e informali).
L’output di questa fase potrebbe essere uno “scheletro di contenuti” su cui lavorare nella fase successiva, a partire dai quali si costruirà il progetto dell’Officina: tipo di gestione e soggetto gestore, beni e servizi erogati, definizione delle tipologie di utenti, altri ruoli, definizione di obiettivi per la sostenibilità del servizio.
La FASE 2 può essere definita “Fase divergente” in quanto il processo si apre completamente alla comunità secondo l’approccio della “Porta aperta”. Si prevede di realizzare un focus group dedicato alle imprese del territorio di Castenaso al fine di valutare l’interesse per il progetto e stimolare interazioni collaborative, ciascuno secondo il proprio ambito di competenza. Cittadini ed associazioni saranno invece invitati a partecipare ad un laboratorio facilitato con la tecnica dell’Open Space Technology (OST). Questa metodologia è particolarmente adatta per la raccolta di proposte rispetto alla costituzione dell’Officina di comunità inquanto può coinvolgere un grande numero di persone su un tema chiaro e specifico per il quale però la situazione di partenza e l’evoluzione futura devono ancora essere definite. Le proposte scaturite dall’OST saranno condivise sulla piattaforma PartecipAzioni affinché la comunità possa visionarle, commentando, integrando e votando le proposte ritenute più valide.
Saranno coinvolte inoltre le classi di 2° e 3° media e gli Scout con attività laboratoriali dedicate alla costruzione di scenari possibili. Le tecnologie digitali saranno utilizzate per ampliare la platea complessiva del percorso ma anche per l’inclusione delle categorie più fragili. Sarà sperimentata l’organizzazione di un workshop online dedicato a target fragili, nel quale saranno coinvolti gruppi già formalizzati in occasione di precedenti progetti e con una minima formazione sul digitale
Questa fase può essere definita “convergente” poiché rappresenta il momento in cui il processo fa sintesi dei contributi raccolti e si orienta verso una - o alcune – proposte prioritarie. In questa fase finale il Tavolo di Negoziazione rivestirà un ruolo molto importante poiché l’attività da svolgere sarà una valutazione critica, basata su elementi di fattibilità oggettiva delle proposte scaturite in esito all’OST, tenendo sempre presenti i bisogni e le competenze rilevati nella FASE 1. Per questo si andrà a costituire il “Tavolo del confronto creativo”, in altre parole uno spazio aperto ad altri soggetti aventi competenze utili all’attività di valutazione e rielaborazione delle proposte. Il “Tavolo del confronto creativo” produrrà un documento contenente proposte progettuali da consegnare all’amministrazione e alla cittadinanza. Il percorso si chiuderà con un evento laboratoriale, nel corso del quale saranno allestiti pannelli/video/materiali di presentazione per ogni proposta; la comunità potrà conoscere le proposte e valutare di “aderire” offrendo proprie competenze, ore di volontariato o altre modalità di supporto. Il percorso partecipativo sarà occasione per promuovere iniziative di cittadinanza attiva e consentire all’Amministrazione di valutare futuri sviluppi di co-progettazione sociale.
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