Nell'ambito dell'iniziativa FORNI & FORNAI•E - il festival del pane e del grano tra città e montagna realizzato dalla Comunità Slow Food del Grano dell'Alto Appennino tra Bologna e Firenze con la collaborazione del Biodistretto dell'Appennino Bolognese sarà organizzato il primo incontro pubblico del percorso partecipativo Transizione ecologica per cultura e territorio.
Un incontro per operatori e cittadini interessati residenti fuori dai territori dell'Unione utile a verificare la percezione anche dall'esterno delle ricchezze del territorio e un primo momento di ascolto attraverso interviste ai frequentatori del Mercato Ritrovato con gli stessi focus.
Dopo una breve introduzione sui temi dell’agroecologia, ispirata anche al talk “Seminare è un atto politico” tenutosi nella mattinata, i partecipanti presenti presso il Mercato Ritrovato sono stati coinvolti in un lavoro di gruppo volto a esplorare il potenziale delle risorse del territorio. L’obiettivo principale è stato quello di individuare le eccellenze produttive e geografiche e proporre strategie per valorizzare il patrimonio agroalimentare locale.
Svolgimento dell’incontro
1. Individuazione delle eccellenze territorialiIl primo momento dell’incontro ha visto i partecipanti impegnati nell’identificazione delle eccellenze locali, con particolare attenzione alla coltivazione dei cereali.
Il Forno Calzolari è stato unanimemente riconosciuto come un esempio di eccellenza del territorio, anche per il suo legame con le materie prime locali e la qualità dei suoi prodotti.
Sono state menzionate altre realtà produttive significative, anche se in misura minore e con meno consapevolezza relativamente alle modalità e qualità della produzione: ad esempio è risutlato molto noto il rifigio Fantorno ma soprattutto per la sua posizione, senza saper dire se l'offerta alimentare fosse biologica o meno. Sonon state indicate alcune aree geografiche considerate rilevanti per la coltivazione di cereali e per la presenza di pratiche agricole sostenibili specialmente nell'area di Loiano e Monghidoro.
2. Identificazione degli elementi attrattivi da valorizzareI partecipanti sono stati invitati a riflettere sugli elementi che potrebbero essere valorizzati per promuovere la fruizione e il consumo consapevole legati al territorio.
Le risorse naturali sono state identificate come un elemento cardine: la qualità del suolo, la biodiversità, e l’uso di metodi di coltivazione rispettosi dell’ambiente sono stati considerati prioritari.
La narrazione dei processi produttivi – dalla semina alla lavorazione – è emersa come un elemento fondamentale per attrarre un pubblico più ampio e consapevole.
Si è discusso sull’importanza di creare connessioni tra produttori, consumatori e operatori culturali per favorire un ecosistema integrato di valorizzazione del territorio.
3. Coinvolgimento dei visitatori del Mercato RitrovatoDurante l’incontro, sono state realizzate interviste con i presenti al mercato, al fine di raccogliere ulteriori spunti e ampliare il coinvolgimento della comunità.
Le interviste hanno evidenziato un generale interesse verso pratiche agricole sostenibili e una forte curiosità verso progetti di transizione agroecologica.
Diversi visitatori hanno espresso il desiderio di approfondire le tematiche legate alla provenienza e alla qualità dei prodotti alimentari.
4. Diffusione del questionario digitale
Contestualmente, è stato diffuso il questionario digitale del progetto per raccogliere dati più ampi e strutturati sulle percezioni, le aspettative e le proposte della comunità in merito alla valorizzazione del patrimonio agroecologico anche se la maggioranza dei partecipanti si sono dati maggiormente disponibili a interviste in modalità di Outreach
L’incontro ha permesso di:
0 commenti
Aggiungi il tuo commento
Connessione con il tuo account per aggiungere il tuo commento.
Sto caricando i commenti ...