TrasFormAzioni
#Trasformazioni Coprogettazione del Piano triennale formativo per la partecipazione (L.R.15/2018)
29/11/2022 - Sviluppare l’intelligenza emotiva: successo del primo incontro del percorso formativo
Il 28 novembre, dalle 9.30 alle 13.30, si è svolto online il primo modulo del percorso formativo Sviluppare l’intelligenza emotiva, che è stato tra le proposte più votate durante la fase di bilancio partecipativo del processo TrasFormAzioni, il Piano triennale formativo per la partecipazione 2022-2024.
I partecipanti.
Il variegato gruppo dei partecipanti che ha intrapreso questo percorso formativo intellettuale ed esperienziale era composto da 80/90 persone, delle 109 iscritte, che sono rimaste collegate per tutte le quattro ore, prevalentemente donne (90%), provenienti da tutte le province della Regione Emilia-Romagna, dipendenti di Enti Pubblici o incaricate dalle Amministrazioni pubbliche di co-progettare e co-gestire progetti partecipati. Partecipano al percorso anche persone provenienti da altre Regioni del gruppo di lavoro Formez PA.
Gli enti pubblici che hanno partecipano sono:
- Regione Emilia-Romagna (diversi settori)
- il Capoluogo di regione (Bologna)
- 5 Comuni capoluogo di provincia (Modena, Cesena, Ravenna, Parma, Rimini)
- 6 Comuni medi (Anzola dell’Emilia, Calderara di Reno, Zola Predosa, Carpi, Castelfranco Emilia, Cesenatico)
- 3 Unione di Comuni di comuni (Valle del Savio, Bassa Romagna, Distretto Ceramico)
- 2 Università (di Bologna e di Ferrara)
- Ente di gestione per i Parchi e la biodiversità dell’Emilia Centrale
- Agenzie regionali (ARPAE -Agenzia Prevenzione Ambiente Energia, ACER - Agenzia Casa, Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e Protezione civile)
- CEAS – Centri di Educazione alla Sostenibilità
- Agenzia in house Regione Emilia-Romagna (ART-ER)
- Associazioni (Associazione Italiana Partecipazione Pubblica)
- Coop sociali
- Regione Puglia
- Roma Capitale
Partecipano alla formazione anche soggetti privati, professionisti che operano nell’ambito dei progetti partecipati per gli Enti locali. La Regione Emilia-Romagna, d’accordo con i docenti, visto l’interesse manifestato dai richiedenti e vista la disponibilità di posti, ha accettato tutte le domande di iscrizione pervenute entro i termini, anche se da fuori regione o da soggetti privati.
Modalità dell’erogazione della formazione.
L’incontro si è svolto online, secondo modalità interattive: saluti, inquadramento del percorso nell’ambito di TrasFormAzioni, presentazione di Studio Saperessere, attività formativa della docente, dott.ssa Consuelo Saccone, che ha organizzato la mattinata in due momenti di lavoro intervallati da una pausa caffè.
La docente, dott.ssa Consuelo Saccone, specializzata in Programmazione Neurolinguistica, attenta ad un approccio olistico, ha esplicitato l’obiettivo formativo: potenziare la presenza, l’ascolto attivo, l’accompagnamento alla consapevolezza di sé e allo sviluppo dell’intelligenza emotiva.
La lezione della docente è stata supportata da video, schemi e immagini. Poi, ciascun partecipante, guidato dalla docente, ha svolto un lavoro individuale. La riflessione è proseguita in piccoli gruppi che hanno riportato una sintesi del ragionamento in sessione plenaria. Ciascun partecipante ha potuto interagire con due gruppi.
È stato introdotto con un video il pensiero di Daniel Goleman, psicologo e scrittore statunitense, che nel 1975 ha scritto L’intelligenza emotiva (Emotional Intelligence). Nel libro, l'autore sottolinea come la conoscenza di sé e delle proprie emozioni influenzi la nostra vita: l'intelligenza emozionale, nella maggior parte dei casi sottovalutata, ignorata o non considerata come elemento rilevante dell’intelligenza e dell’agire creativo umano.
Quali le aspettative iniziali dei partecipanti?
Attraverso un questionario online i cui risultati sono apparsi immediatamente sulla lavagna elettronica, la parola che ha maggiormente connotato le aspettative dei partecipanti è stata “conoscenza”.
Cosa si sono “portati a casa” alla fine della mattinata?
Sempre con lo stesso metodo dell’inizio, la parola sulla quale si sono maggiormente focalizzate le risposte è stata “consapevolezza”.
Il lavoro cooperativo, è stato detto in plenaria, ha generato ricche e profonde riflessioni, molti spunti e nuove conoscenze, “un conto è leggere il libro di Daniel Goleman, e un conto è fare l’esperienza”, “è lavoro di cura, di attenzione, di riflessione, di gestione delle emozioni, passare dal dire al fare”.
È stato sottolineato: dalla richiesta di “conoscenza” iniziale si è passati alla richiesta di “consapevolezza”. La conoscenza, dunque, non soltanto come attività mentale o intellettuale, in altre parole conoscere non significa solo apprendere nuove nozioni, ma anche e soprattutto ricercare, confrontarsi, sperimentare nella vita, con attenzione anche alle emozioni. Le conoscenze che nascono dall’esperienza, dalla verifica di ciò che si è appreso, fanno emergere l’importanza della consapevolezza di sé legata alla conoscenza e all’azione. È stato infine sottolineato che il lavoro co-creativo è impegnativo, tuttavia, trasforma le nostre abitudini e pregiudizi.
Passo dopo passo ciascun partecipante iscritto al percorso formativo dovrà costruire il proprio programma di ricerca e il 27 gennaio ci si confronterà sui contenuti.
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