Violenza di genere e domestica
#RERinEuropa LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Aborto forzato: interruzione intenzionale di una gravidanza senza il previo consenso informato della vittima (donna o ragazza).
Controllo coercitivo: comportamento oppressivo generalmente caratterizzato da strategie per intimidire, umiliare, isolare e controllare la vittima. Può essere combinato con l'abuso fisico e la coercizione sessuale.
Delitti d'onore: atti di violenza commessi nella maggior parte dei casi, ma non esclusivamente, contro ragazze e donne quando uno o più familiari ritengono che determinati comportamenti sospetti, percepiti o reali, rechino disonore alla famiglia o alla comunità.
Donne e ragazze richiedenti asilo: una donna o una ragazza che ha lasciato il paese di origine in cerca di protezione internazionale.
Età del consenso sessuale: età al di sotto della quale è vietato compiere atti sessuali con un minore ai sensi della normativa nazionale.
Fase ascendente (*): procedura per la formazione delle politiche e degli atti dell'Unione europea a cui partecipano anche le Regioni italiane che, nelle materie di propria competenza, possono presentare osservazioni e contribuire all'elaborazione della posizione politica che l'Italia dovrà sostenere in sede europea.
Genere: attributi e opportunità sociali associati al fatto di essere di sesso femminile o maschile.
Matrimonio infantile: qualsiasi matrimonio ufficiale o unione informale tra un minore di età inferiore a 18 anni e un adulto o un altro minore.
Matrimonio precoce: il matrimonio tra persone il cui livello di sviluppo fisico emotivo, sessuale e psicosociale non permette loro di acconsentire liberamente e pienamente al matrimonio. In questa categoria rientra il matrimonio infantile.
Membro della famiglia: il coniuge; una persona che convive con la vittima in una relazione intima; una persona che convive con la vittima in un nucleo familiare comune e in modo stabile e continuo; parenti della vittima in linea diretta, fratelli e sorelle e persone a carico della vittima.
Minore: una persona di età inferiore ai 18 anni.
Molestie sessuali sul lavoro: qualsiasi forma di comportamento indesiderato a connotazione sessuale, verbale, non verbale o fisico, che si verifichi durante o in relazione a un impiego, un'occupazione e un lavoro autonomo o che riguardi detto impiego, occupazione, lavoro autonomo, avente lo scopo o l'effetto di violare la dignità della vittima, in particolare creando un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante o offensivo.
Mutilazione genitale femminile: pratiche che comportano la rimozione parziale o totale dei genitali esterni femminili o altre lesioni agli organi genitali femminili per ragioni diverse da quelle mediche o sanitarie.
Persona a carico: il figlio minore della vittima o qualsiasi altra persona diversa dall'autore del reato o indagato, che convive con la vittima e cui la vittima fornisce cure e sostegno.
Pregiudizi di genere: azioni o pensieri che esprimono un pregiudizio basato sulla percezione che le donne non siano uguali agli uomini per quanto riguarda diritti e dignità.
Risoluzione (*): strumento d'indirizzo politico tramite il quale l'Assemblea legislativa evidenzia i propri orientamenti su particolari questioni e definisce le linee guida per la sua attività e per l'attività della Giunta.
Sensibile alla dimensione di genere: comprendere e tenere in considerazione, negli ambiti più diversi della vita pubblica e privata, i fattori sociali e culturali relativi all'esclusione e alla discriminazione basate sul genere
Servizi di sostegno specializzati: servizi di sostegno garantiti alle vittime con esigenze specifiche, comprese le vittime di violenza di genere e domestica. I servizi di sostegno specializzati possono comprendere un sostegno sociale, emotivo, psicologico e finanziario, come pure un sostegno pratico e un'assistenza legale.
Servizi generali di sostegno: aiuto prestato dalle autorità pubbliche tramite, ad esempio, i servizi sanitari, sociali e per l'impiego. I servizi generali di sostegno garantiscono un'assistenza a lungo termine e non sono concepiti esclusivamente per le vittime di reati bensì per tutti i cittadini.
Società civile: tutte le forme di azione sociale svolte da singoli o gruppi che non sono collegati allo Stato o da esso gestiti.
Stereotipo di genere: una convinzione generalizzata relativa agli attributi, alle caratteristiche oppure ai ruoli degli uomini e delle donne in una data società. Uno stereotipo di genere è nocivo quando limita la capacità delle donne e degli uomini di sviluppare abilità personali, di intraprendere una carriera o di compiere altre scelte di vita.
Tecnologie dell'informazione e della comunicazione: tutti gli strumenti e le risorse tecnologiche utilizzate per conservare, creare, condividere o scambiare informazioni digitalmente, compresi smartphone, computer, social network e altre applicazioni e servizi media.
Tratta di esseri umani: crimine grave e grave violazione dei diritti umani che consiste nel reclutare, trasportare, trasferire, dare ospitalità o ricevere persone esercitando minacce o ricorrendo alla forza o ad altre forme di coercizione, rapimento, frode, inganno, abuso di potere o di una condizione di vulnerabilità, ovvero dando o ricevendo pagamenti o benefici per ottenere il consenso di una persona avendo il controllo su un'altra persona a fini di sfruttamento, inclusi quanto meno la prostituzione di altre persone o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro o servizi forzati, la schiavitù o pratiche simili, la servitù o l'asportazione di organi.
Violenza contro le donne: violenza di genere perpetrata nei confronti di donne, ragazze o bambine in quanto tali, o che colpisce le donne, le ragazze o le bambine senza comune misura, e che ricomprende qualunque atto di violenza che provochi o possa provocare danni o sofferenza fisica, sessuale, psicologica o economica, incluse le minacce di compiere tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, nella sfera pubblica come nella vita privata.
Violenza domestica: qualsiasi atto di violenza che provochi o possa provocare danni o sofferenza fisica, sessuale, psicologica o economica, consumato all'interno della famiglia o del nucleo familiare, indipendentemente dai legami familiari biologici o giuridici, tra coniugi o partner o tra ex coniugi o partner, a prescindere che l'autore di tali atti conviva o abbia convissuto con la vittima
Violenza economica: atti di controllo e monitoraggio del comportamento di una persona in termini di utilizzo e distribuzione di denaro, nonché la minaccia costante di negarle risorse economiche
Violenza online: qualsiasi atto di violenza contemplato dalla presente direttiva commesso, assistito o aggravato in tutto o in parte dall'uso di tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Vittima: la persona che, indipendentemente dal sesso o dal genere, salvo diversa indicazione, ha subito un danno causato direttamente da atti di violenza contemplati dalla presente direttiva, compresi i minori testimoni di tale violenza
Vittimizzazione reiterata, vittimizzazione secondaria: situazione in cui la vittima subisce ulteriori danni a causa del modo in cui viene trattata dalle istituzioni e dai singoli. La vittimizzazione secondaria può essere provocata, ad esempio, dall'esposizione ripetuta della vittima all'autore del reato, da interrogatori ripetuti sugli stessi fatti o dall'uso di un linguaggio inappropriato o insensibile da parte di coloro che entrano in contatto con la vittima.
Fonte: Commissione europea, Proposta di direttiva COM(2022)105 art. 4 "Definizioni" e selezione del glossario dell’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere
Fonte (*) : Assemblea legislativa Emilia-Romagna