PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE PER LA PARTECIPAZIONE 2025-2027
Percorso di formazione applicata sulle metodologie ibride
Le COMPETENZE a sostegno della VISIONE STRATEGICA
Sei invitato/a a contribuire alla co-definizione dei saperi e delle conoscenze a sostegno della “vision strategica”, attraverso un testo partecipativo, articolato in diverse sezioni, pubblicate e accessibili su questa piattaforma.
Alla visione strategica – prima bozza frutto dei lavori di gruppo del primo incontro - sono state associate alcune prime competenze, tratte dai documenti programmatici della Regione Emilia-Romagna.
Ti proponiamo di contribuire per affinare la vision strategica e per individuare le abilità che si ritengono necessarie verso la partecipazione del domani, commentando le proposte di competenze e condividendo riflessioni a riguardo. Per indicare le tue preferenze clicca il bottone Mi piace.
Se hai idee aggiuntive, sulla vision e sulle competenze, puoi inserirle nell’ ultimo paragrafo di ogni sezione.
LA VISION STRATEGICA
La formazione per supportare la messa in pratica di azioni partecipative orientate a trasformare sia le decisioni sia il modo in cui le decisioni vengono prese: il percorso partecipativo è l’occasione per “disegnare nuove stanze decisionali”. Si esprime rafforzando l’applicazione nei contesti territoriali e provando a creare alleanze per progettare e attuare politiche integrate. La formazione stessa diventa luogo, opportunità per provare a programmare nuove alleanze. Le macroaree territoriali - come le Unioni di Comuni, Provincie e la Città Metropolitana - individuano e attivano referenti per la partecipazione con l’obiettivo di potenziare la pratica dell’approccio partecipativo come metodo di lavoro ordinario.
PRIORITÀ STRATEGICHE DEL TERRITORIO
La formazione per una partecipazione correlata alle priorità strategiche del territorio, più connessa a persone e luoghi. Servono strumenti e approcci per attività partecipative finalizzate alla trasformazione dei luoghi, capaci di considerare le modalità reali con cui i luoghi vengono vissuti. Le attività partecipative diventano mezzo per promuovere una nuova socializzazione e un coinvolgimento attivo delle persone anche sui temi di gestione concreta del territorio e legata anche a temi ambientali e risorse naturali.
La formazione per la partecipazione per costruire una visione condivisa, orizzontale, capace di valorizzare le esperienze coniugandole con la partecipazione delle fasce più giovani della popolazione, anche in una prospettiva interculturale. Sperimentare l’imparare facendo attraverso incontri in presenza, andando oltre le gerarchie. Attivare una proposta formativa trasversale, per ampiezza e diversità della platea a cui può rivolgersi. Rafforzare il coinvolgimento diretto dei giovani nelle attività formative per la partecipazione a rafforzamento della dimensione intergenerazionale dei processi partecipativi. Nella formazione per la partecipazione promuovere anche il coinvolgimento dei diversi ordini professionali – architetti, ingegneri, psicologi etc – e altre categorie con obblighi formativi per il rafforzamento di pratiche e linguaggi comuni.
La formazione su approcci, metodi e strumenti partecipativi da utilizzare nei diversi contesti e per la trattazione delle differenti politiche. Serve sviluppare le capacità di attivare percorsi articolati, per riuscire anche a dare voce a chi normalmente non partecipa. I processi di partecipazione sono opportunità di avvicinamento alle scelte pubbliche, collettive, da parte di tutte le persone, anche di coloro che non si occupano di partecipazione professionalmente. Vanno sviluppati approcci attenti all’accessibilità e all’inclusione, con percorsi chiari, obiettivi concreti e ben definiti.
SINTESI CREATIVA DI POSIZIONI DIVERSE
La formazione per trasmettere il valore della partecipazione anche agli amministratori e per stimolare una cultura della partecipazione che non sia pura somma di singoli atti partecipativi ma che abbia in premessa un mandato preciso istituzionale collettivo. Per rafforzare l’attuazione di pratiche partecipative che allenano al confronto dialettico e non aggressivo anche nell’incontro di punti di vista diversi. Una partecipazione che consente di fare una sintesi creativa di posizioni diverse.
La formazione come occasione per sostenere la creazione di una comunità di enti locali che si impegnano a sperimentare nuove pratiche di democrazia partecipativa e deliberativa, anche introducendo il “diritto di seguito” con l’obiettivo di aumentare gli impatti della partecipazione die cittadini. L’intento comune è volto a recuperare la disaffezione dei cittadini nei confronti delle decisioni collettive e della partecipazione, liberandosi dalla “pseudopartecipazione” che produce fake democracy. La formazione diventa occasione per la creazione di un nuovo team a disposizione dei territori coinvolti, composto da dipendenti della Regione Emilia-Romagna assieme ad altre competenze locali.
La formazione per la partecipazione quale occasione di aggiornamento e confronto sui linguaggi, materia in continua evoluzione. Sviluppare il tema dei diversi linguaggi – teatrale, artistico, visuale, etc- quali strumenti per ampliare ed innovare le pratiche di partecipazione e di coinvolgimento maggiormente usate. Potenziare le competenze comunicative diffuse per aumentare il grado di accessibilità e inclusione delle iniziative partecipative. Imparare nuovi linguaggi e strumenti, con particolare attenzione a quelli utilizzati dalle giovani generazioni. Immaginare la proposta formativa quale occasione per creare una sorta di laboratorio permanente (linguaggio giovani, di genere..etc).
La formazione per connettere i processi di partecipazione ai nuovi strumenti e linguaggi digitali, anche sperimentando le nuove opportunità dell’intelligenza artificiale generativa. Approfondire la conoscenza dei fenomeni grazie all’utilizzo dei dati e sperimentare linguaggi diversi per renderli accessibili, semplificando contenuti complessi. Imparare linguaggi, strumenti e piattaforme on line usate dai giovani in particolare, dove si sperimentano nuove forme di incontro e dialogo, anche per avvicinare nuove modalità di partecipazione e realtà virtuali.
La formazione per sburocratizzare atti e documenti ufficiali, necessaria per rafforzare la capacità di dialogo tra Pubblica Amministrazione e persone. Al contempo anche i documenti che riportano gli esiti dei processi di partecipazione possono essere migliorati nella capacità di dialogare con le procedure degli enti pubblici andando a potenziare gli impatti reali delle iniziative di partecipazione. Apprendere come scrivere report partecipativi in maniera sintetica, organica e chiara per comunicare in modo più efficace con tutte le persone.