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Descrizione (Italiano)

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    Prima sessione del Tavolo di Negoziazione


    Obiettivi operativi

    La prima sessione del Tavolo di Negoziazione si articola attraverso cinque focus specifici: il consolidamento delle motivazioni e legittimazione reciproca dei partecipanti come co-fondatori dell'Opificio, la mappatura partecipata delle risorse territoriali disponibili, la definizione dei contributi concreti che ciascun attore può apportare per l'avvio, l'identificazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale da intercettare e il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza pubblico-privato-civile.

    • Partecipanti - La composizione del tavolo include il nucleo fondativo formato dai partner dell'accordo preliminare e dagli attori del "chilometro quadrato", più l'allargamento strategico costituito dalle rappresentanze organizzate e dalle reti educative e solidali attive del territorio
    • Focus metodologico - La sessione costituisce un lavoro tecnico su mappature e priorità, sviluppato attraverso un approccio di legittimazione reciproca e identificazione delle risorse territoriali specifiche disponibili per l'Opificio.

    Articolazione del confronto

    • Il dialogo si struttura partendo dalla legittimazione del gruppo come soggetti co-fondatori dell'Opificio e procede con la mappatura della "materia prima" sociale santarcangiolese, composta da competenze, spazi, tradizioni e relazioni già esistenti nel territorio.
    • Il confronto si sviluppa attraverso l'identificazione dei contributi concreti che ciascun attore può mettere a disposizione per l'avvio operativo e l'individuazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale che l'Opificio dovrà intercettare.
    • La sessione si conclude con il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza collaborativa tra dimensione pubblica, privato sociale e civile.

    DOMANDE GUIDA

    • Perché proprio noi dovremmo essere i primi a scommettere sull'Opificio?
    • Quale è la 'materia prima' sociale che Santarcangelo può mettere a disposizione dell'Opificio (tradizioni, competenze, relazioni già esistenti)?
    • Cosa possiamo mettere concretamente sul tavolo per farlo partire?
    • Cosa serve al nostro territorio per produrre benessere insieme?
    • Quali sono le nostre aspettative reciproche in questa alleanza?
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    Prima sessione del Tavolo di Negoziazione

    Opificio di Comunità | 9 ottobre 2025


    Obiettivi operativi

    La prima sessione del Tavolo di Negoziazione segna l’avvio operativo del percorso partecipativo promosso dal Comune di Santarcangelo.
    La riunione ha l’obiettivo di costruire una base condivisa e legittimata per l’Opificio di Comunità, attraverso cinque focus principali:

    • consolidare le motivazioni e la legittimazione reciproca dei partecipanti come co-fondatori dell’Opificio.
    • mappare in modo partecipato le risorse territoriali disponibili, valorizzando competenze, spazi, relazioni e pratiche già attive.
    • definire i contributi concreti che ciascun soggetto può attivare nell’immediato per l’avvio del percorso.
    • identificare bisogni e fragilità non ancora intercettati, come base per un welfare anticipatorio e generativo.
    • chiarire le aspettative reciproche tra i soggetti coinvolti nell’alleanza pubblico–privato sociale–comunità.

    Partecipanti

    Il Tavolo è composto da due livelli integrati:

    • il nucleo fondativo - partner dell’accordo preliminare e attori strategici del “chilometro quadrato”;
    • l’allargamento strategico: rappresentanze organizzate, reti educative e solidali del territorio.

    Focus metodologico

    La sessione è costruita come spazio tecnico e strategico di messa in comune.
    Il confronto si articola attorno alla legittimazione reciproca, alla mappatura della “materia prima” sociale del territorio e all’attivazione delle condizioni operative per dare forma all’Opificio.

    Articolazione del confronto

    Il dialogo prende avvio dal riconoscimento reciproco come co-fondatori del processo e si sviluppa attraverso:

    • la mappatura delle risorse già presenti (competenze, relazioni, spazi, esperienze);
    • l’individuazione dei contributi attivabili da ogni soggetto coinvolto;
    • a lettura condivisa dei bisogni territoriali emergenti;
    • la definizione trasparente delle aspettative reciproche nell’alleanza.

    Cornice strategica

    Il valore del percorso non sta nell’inventare da zero, ma nel saper riconoscere, attivare e rendere strategiche le pratiche già presenti, costruendo un modello di benessere fondato sulla intenzionalità collettiva e sulla continuità dell’agire comune.

    Domande guida per orientare il confronto

    • Quali pratiche di collaborazione, cura e mutuo aiuto sono già presenti nel nostro territorio e meritano di essere rese visibili, strategiche e continuative?
    • Perché proprio noi possiamo essere il nucleo fondativo di questo cambiamento? Qual è la responsabilità che possiamo assumerci?
    • Qual è la “dote sociale” che Santarcangelo già possiede e può mettere a disposizione dell’Opificio (relazioni, tradizioni, spazi, competenze diffuse)?
    • Cosa possiamo attivare concretamente da subito per avviare il processo?
    • Quali bisogni oggi non intercettati possono trovare risposta attraverso forme nuove di alleanza tra pubblico, privato sociale e comunità?
    • Quali relazioni oggi mancano e andrebbero generate per tessere un benessere realmente condiviso e anticipatorio?
    • Quali aspettative reciproche vogliamo esplicitare fin da subito per rendere l’alleanza solida, trasparente e generativa?
  • -<h2>Prima sessione del Tavolo di Negoziazione</h2><h2><br></h2><h3><strong>Obiettivi operativi</strong></h3><p>La prima sessione del Tavolo di Negoziazione si articola attraverso cinque focus specifici: il consolidamento delle motivazioni e legittimazione reciproca dei partecipanti come co-fondatori dell'Opificio, la mappatura partecipata delle risorse territoriali disponibili, la definizione dei contributi concreti che ciascun attore può apportare per l'avvio, l'identificazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale da intercettare e il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza pubblico-privato-civile.</p><ul><li><strong>Partecipanti -</strong> La composizione del tavolo include il nucleo fondativo formato dai partner dell'accordo preliminare e dagli attori del "chilometro quadrato", più l'allargamento strategico costituito dalle rappresentanze organizzate e dalle reti educative e solidali attive del territorio</li><li><strong>Focus metodologico</strong> - La sessione costituisce un lavoro tecnico su mappature e priorità, sviluppato attraverso un approccio di legittimazione reciproca e identificazione delle risorse territoriali specifiche disponibili per l'Opificio.</li></ul><h3><strong>Articolazione del confronto</strong></h3><ul><li>Il dialogo si struttura partendo dalla legittimazione del gruppo come soggetti co-fondatori dell'Opificio e procede con la mappatura della "materia prima" sociale santarcangiolese, composta da competenze, spazi, tradizioni e relazioni già esistenti nel territorio.</li><li>Il confronto si sviluppa attraverso l'identificazione dei contributi concreti che ciascun attore può mettere a disposizione per l'avvio operativo e l'individuazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale che l'Opificio dovrà intercettare.</li><li>La sessione si conclude con il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza collaborativa tra dimensione pubblica, privato sociale e civile.</li></ul><h3><strong>DOMANDE GUIDA</strong></h3><ul><li><em>Perché proprio noi dovremmo essere i primi a scommettere sull'Opificio?</em></li><li><em>Quale è la 'materia prima' sociale che Santarcangelo può mettere a disposizione dell'Opificio (tradizioni, competenze, relazioni già esistenti)?</em></li><li><em>Cosa possiamo mettere concretamente sul tavolo per farlo partire?</em></li><li><em>Cosa serve al nostro territorio per produrre benessere insieme?</em></li><li><em>Quali sono le nostre aspettative reciproche in questa alleanza?</em></li></ul>
  • +<h2>Prima sessione del Tavolo di Negoziazione</h2><h4>Opificio di Comunità | 9 ottobre 2025</h4><h4><br></h4><h3><strong>Obiettivi operativi</strong></h3><p>La prima sessione del Tavolo di Negoziazione segna l’avvio operativo del percorso partecipativo promosso dal Comune di Santarcangelo.<br>La riunione ha l’obiettivo di costruire una base condivisa e legittimata per l’Opificio di Comunità, attraverso cinque focus principali:</p><ul><li><strong>consolidare le motivazioni e la legittimazione reciproca</strong> dei partecipanti come co-fondatori dellOpificio.</li><li> <strong>mappare in modo partecipato le risorse territoriali disponibili</strong>, valorizzando competenze, spazi, relazioni e pratiche già attive.</li><li> <strong>definire i contributi concreti</strong> che ciascun soggetto può attivare nell’immediato per lavvio del percorso.</li><li><strong> identificare bisogni e fragilità non ancora intercettati</strong>, come base per un welfare anticipatorio e generativo.</li><li><strong> chiarire le aspettative reciproche</strong> tra i soggetti coinvolti nellalleanza pubblicoprivato sociale–comunità.</li></ul><h3><strong>Partecipanti</strong></h3><p><strong> </strong>Il Tavolo è composto da due livelli integrati:</p><ul><li>il <strong>nucleo fondativo -</strong> partner dellaccordo preliminare e attori strategici del chilometro quadrato”;</li><li>l’<strong>allargamento strategico</strong>: rappresentanze organizzate, reti educative e solidali del territorio.</li></ul><h3><strong>Focus metodologico</strong></h3><p> La sessione è costruita come <strong>spazio tecnico e strategico</strong> di messa in comune.<br> Il confronto si articola attorno alla legittimazione reciproca, alla mappatura della “materia prima” sociale del territorio e all’attivazione delle condizioni operative per dare forma all’Opificio.</p><h3><strong> Articolazione del confronto</strong></h3><p>Il dialogo prende avvio dal <strong>riconoscimento reciproco come co-fondatori</strong> del processo e si sviluppa attraverso:</p><ul><li> la <strong>mappatura delle risorse già presenti</strong> (competenze, relazioni, spazi, esperienze);</li><li> l’<strong>individuazione dei contributi attivabili</strong> da ogni soggetto coinvolto;</li><li> a <strong>lettura condivisa dei bisogni territoriali emergenti</strong>;</li><li> la definizione trasparente delle <strong>aspettative reciproche nell’alleanza</strong>.</li></ul><h3>Cornice strategica</h3><p> Il valore del percorso non sta nell’inventare da zero, ma nel saper <strong>riconoscere, attivare e rendere strategiche </strong> le pratiche già presenti, costruendo un modello di benessere fondato sulla <strong>intenzionalità collettiva</strong> e sulla <strong>continuità dell’agire comune</strong>.</p><p><em>Domande guida per orientare il confronto</em></p><ul><li> Quali pratiche di collaborazione, cura e mutuo aiuto sono già presenti nel nostro territorio e meritano di essere rese visibili, strategiche e continuative?</li><li> Perché proprio noi possiamo essere il nucleo fondativo di questo cambiamento? Qual è la responsabilità che possiamo assumerci?</li><li> Qual è la “dote sociale che Santarcangelo già possiede e può mettere a disposizione dellOpificio (relazioni, tradizioni, spazi, competenze diffuse)?</li><li> Cosa possiamo attivare concretamente da subito per avviare il processo?</li><li> Quali bisogni oggi non intercettati possono trovare risposta attraverso forme nuove di alleanza tra pubblico, privato sociale e comunità?</li><li> Quali relazioni oggi mancano e andrebbero generate per tessere un benessere realmente condiviso e anticipatorio?</li><li> Quali aspettative reciproche vogliamo esplicitare fin da subito per rendere l’alleanza solida, trasparente e generativa?</li></ul>
Eliminazioni
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    Prima sessione del Tavolo di Negoziazione


    Obiettivi operativi

    La prima sessione del Tavolo di Negoziazione si articola attraverso cinque focus specifici: il consolidamento delle motivazioni e legittimazione reciproca dei partecipanti come co-fondatori dell'Opificio, la mappatura partecipata delle risorse territoriali disponibili, la definizione dei contributi concreti che ciascun attore può apportare per l'avvio, l'identificazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale da intercettare e il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza pubblico-privato-civile.

    • Partecipanti - La composizione del tavolo include il nucleo fondativo formato dai partner dell'accordo preliminare e dagli attori del "chilometro quadrato", più l'allargamento strategico costituito dalle rappresentanze organizzate e dalle reti educative e solidali attive del territorio
    • Focus metodologico - La sessione costituisce un lavoro tecnico su mappature e priorità, sviluppato attraverso un approccio di legittimazione reciproca e identificazione delle risorse territoriali specifiche disponibili per l'Opificio.

    Articolazione del confronto

    • Il dialogo si struttura partendo dalla legittimazione del gruppo come soggetti co-fondatori dell'Opificio e procede con la mappatura della "materia prima" sociale santarcangiolese, composta da competenze, spazi, tradizioni e relazioni già esistenti nel territorio.
    • Il confronto si sviluppa attraverso l'identificazione dei contributi concreti che ciascun attore può mettere a disposizione per l'avvio operativo e l'individuazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale che l'Opificio dovrà intercettare.
    • La sessione si conclude con il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza collaborativa tra dimensione pubblica, privato sociale e civile.

    DOMANDE GUIDA

    • Perché proprio noi dovremmo essere i primi a scommettere sull'Opificio?
    • Quale è la 'materia prima' sociale che Santarcangelo può mettere a disposizione dell'Opificio (tradizioni, competenze, relazioni già esistenti)?
    • Cosa possiamo mettere concretamente sul tavolo per farlo partire?
    • Cosa serve al nostro territorio per produrre benessere insieme?
    • Quali sono le nostre aspettative reciproche in questa alleanza?
  • mappare in modo partecipato le risorse territoriali disponibili, valorizzando competenze, spazi, relazioni e pratiche già attive.
  • definire i contributi concreti che ciascun soggetto può attivare nell’immediato per l’avvio del percorso.
  • identificare bisogni e fragilità non ancora intercettati, come base per un welfare anticipatorio e generativo.
  • chiarire le aspettative reciproche tra i soggetti coinvolti nell’alleanza pubblico–privato sociale–comunità.

Partecipanti

Il Tavolo è composto da due livelli integrati:

  • il nucleo fondativo - partner dell’accordo preliminare e attori strategici del “chilometro quadrato”;
  • l’allargamento strategico: rappresentanze organizzate, reti educative e solidali del territorio.

Focus metodologico

La sessione è costruita come spazio tecnico e strategico di messa in comune.
Il confronto si articola attorno alla legittimazione reciproca, alla mappatura della “materia prima” sociale del territorio e all’attivazione delle condizioni operative per dare forma all’Opificio.

Articolazione del confronto

Il dialogo prende avvio dal riconoscimento reciproco come co-fondatori del processo e si sviluppa attraverso:

  • la mappatura delle risorse già presenti (competenze, relazioni, spazi, esperienze);
  • l’individuazione dei contributi attivabili da ogni soggetto coinvolto;
  • a lettura condivisa dei bisogni territoriali emergenti;
  • la definizione trasparente delle aspettative reciproche nell’alleanza.

Cornice strategica

Il valore del percorso non sta nell’inventare da zero, ma nel saper riconoscere, attivare e rendere strategiche le pratiche già presenti, costruendo un modello di benessere fondato sulla intenzionalità collettiva e sulla continuità dell’agire comune.

Domande guida per orientare il confronto

  • Quali pratiche di collaborazione, cura e mutuo aiuto sono già presenti nel nostro territorio e meritano di essere rese visibili, strategiche e continuative?
  • Perché proprio noi possiamo essere il nucleo fondativo di questo cambiamento? Qual è la responsabilità che possiamo assumerci?
  • Qual è la “dote sociale” che Santarcangelo già possiede e può mettere a disposizione dell’Opificio (relazioni, tradizioni, spazi, competenze diffuse)?
  • Cosa possiamo attivare concretamente da subito per avviare il processo?
  • Quali bisogni oggi non intercettati possono trovare risposta attraverso forme nuove di alleanza tra pubblico, privato sociale e comunità?
  • Quali relazioni oggi mancano e andrebbero generate per tessere un benessere realmente condiviso e anticipatorio?
  • Quali aspettative reciproche vogliamo esplicitare fin da subito per rendere l’alleanza solida, trasparente e generativa?
Aggiunte
  • Focus metodologico - La sessione costituisce un lavoro tecnico su mappature e priorità, sviluppato attraverso un approccio di legittimazione reciproca e identificazione delle risorse territoriali specifiche disponibili per l'Opificio.

Articolazione del confronto

  • Il dialogo si struttura partendo dalla legittimazione del gruppo come soggetti co-fondatori dell'Opificio e procede con la mappatura della "materia prima" sociale santarcangiolese, composta da competenze, spazi, tradizioni e relazioni già esistenti nel territorio.
  • Il confronto si sviluppa attraverso l'identificazione dei contributi concreti che ciascun attore può mettere a disposizione per l'avvio operativo e l'individuazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale che l'Opificio dovrà intercettare.
  • La sessione si conclude con il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza collaborativa tra dimensione pubblica, privato sociale e civile.

DOMANDE GUIDA

  • Perché proprio noi dovremmo essere i primi a scommettere sull'Opificio?
  • Quale è la 'materia prima' sociale che Santarcangelo può mettere a disposizione dell'Opificio (tradizioni, competenze, relazioni già esistenti)?
  • Cosa possiamo mettere concretamente sul tavolo per farlo partire?
  • Cosa serve al nostro territorio per produrre benessere insieme?
  • Quali sono le nostre aspettative reciproche in questa alleanza?
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    Prima sessione del Tavolo di Negoziazione

    Opificio di Comunità | 9 ottobre 2025


    Obiettivi operativi

    La prima sessione del Tavolo di Negoziazione segna l’avvio operativo del percorso partecipativo promosso dal Comune di Santarcangelo.
    La riunione ha l’obiettivo di costruire una base condivisa e legittimata per l’Opificio di Comunità, attraverso cinque focus principali:

    • consolidare le motivazioni e la legittimazione reciproca dei partecipanti come co-fondatori dell’Opificio.
    • mappare in modo partecipato le risorse territoriali disponibili, valorizzando competenze, spazi, relazioni e pratiche già attive.
    • definire i contributi concreti che ciascun soggetto può attivare nell’immediato per l’avvio del percorso.
    • identificare bisogni e fragilità non ancora intercettati, come base per un welfare anticipatorio e generativo.
    • chiarire le aspettative reciproche tra i soggetti coinvolti nell’alleanza pubblico–privato sociale–comunità.

    Partecipanti

    Il Tavolo è composto da due livelli integrati:

    • il nucleo fondativo - partner dell’accordo preliminare e attori strategici del “chilometro quadrato”;
    • l’allargamento strategico: rappresentanze organizzate, reti educative e solidali del territorio.

    Focus metodologico

    La sessione è costruita come spazio tecnico e strategico di messa in comune.
    Il confronto si articola attorno alla legittimazione reciproca, alla mappatura della “materia prima” sociale del territorio e all’attivazione delle condizioni operative per dare forma all’Opificio.

    Articolazione del confronto

    Il dialogo prende avvio dal riconoscimento reciproco come co-fondatori del processo e si sviluppa attraverso:

    • la mappatura delle risorse già presenti (competenze, relazioni, spazi, esperienze);
    • l’individuazione dei contributi attivabili da ogni soggetto coinvolto;
    • a lettura condivisa dei bisogni territoriali emergenti;
    • la definizione trasparente delle aspettative reciproche nell’alleanza.

    Cornice strategica

    Il valore del percorso non sta nell’inventare da zero, ma nel saper riconoscere, attivare e rendere strategiche le pratiche già presenti, costruendo un modello di benessere fondato sulla intenzionalità collettiva e sulla continuità dell’agire comune.

    Domande guida per orientare il confronto

    • Quali pratiche di collaborazione, cura e mutuo aiuto sono già presenti nel nostro territorio e meritano di essere rese visibili, strategiche e continuative?
    • Perché proprio noi possiamo essere il nucleo fondativo di questo cambiamento? Qual è la responsabilità che possiamo assumerci?
    • Qual è la “dote sociale” che Santarcangelo già possiede e può mettere a disposizione dell’Opificio (relazioni, tradizioni, spazi, competenze diffuse)?
    • Cosa possiamo attivare concretamente da subito per avviare il processo?
    • Quali bisogni oggi non intercettati possono trovare risposta attraverso forme nuove di alleanza tra pubblico, privato sociale e comunità?
    • Quali relazioni oggi mancano e andrebbero generate per tessere un benessere realmente condiviso e anticipatorio?
    • Quali aspettative reciproche vogliamo esplicitare fin da subito per rendere l’alleanza solida, trasparente e generativa?
  • Eliminazioni
    • -<h2>Prima sessione del Tavolo di Negoziazione</h2><h2><br></h2><h3><strong>Obiettivi operativi</strong></h3><p>La prima sessione del Tavolo di Negoziazione si articola attraverso cinque focus specifici: il consolidamento delle motivazioni e legittimazione reciproca dei partecipanti come co-fondatori dell'Opificio, la mappatura partecipata delle risorse territoriali disponibili, la definizione dei contributi concreti che ciascun attore può apportare per l'avvio, l'identificazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale da intercettare e il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza pubblico-privato-civile.</p><ul><li><strong>Partecipanti -</strong> La composizione del tavolo include il nucleo fondativo formato dai partner dell'accordo preliminare e dagli attori del "chilometro quadrato", più l'allargamento strategico costituito dalle rappresentanze organizzate e dalle reti educative e solidali attive del territorio</li><li><strong>Focus metodologico</strong> - La sessione costituisce un lavoro tecnico su mappature e priorità, sviluppato attraverso un approccio di legittimazione reciproca e identificazione delle risorse territoriali specifiche disponibili per l'Opificio.</li></ul><h3><strong>Articolazione del confronto</strong></h3><ul><li>Il dialogo si struttura partendo dalla legittimazione del gruppo come soggetti co-fondatori dell'Opificio e procede con la mappatura della "materia prima" sociale santarcangiolese, composta da competenze, spazi, tradizioni e relazioni già esistenti nel territorio.</li><li>Il confronto si sviluppa attraverso l'identificazione dei contributi concreti che ciascun attore può mettere a disposizione per l'avvio operativo e l'individuazione condivisa dei bisogni di welfare territoriale che l'Opificio dovrà intercettare.</li><li>La sessione si conclude con il chiarimento delle aspettative reciproche nell'alleanza collaborativa tra dimensione pubblica, privato sociale e civile.</li></ul><h3><strong>DOMANDE GUIDA</strong></h3><ul><li><em>Perché proprio noi dovremmo essere i primi a scommettere sull'Opificio?</em></li><li><em>Quale è la 'materia prima' sociale che Santarcangelo può mettere a disposizione dell'Opificio (tradizioni, competenze, relazioni già esistenti)?</em></li><li><em>Cosa possiamo mettere concretamente sul tavolo per farlo partire?</em></li><li><em>Cosa serve al nostro territorio per produrre benessere insieme?</em></li><li><em>Quali sono le nostre aspettative reciproche in questa alleanza?</em></li></ul>
    Aggiunte
    • +<h2>Prima sessione del Tavolo di Negoziazione</h2><h4>Opificio di Comunità | 9 ottobre 2025</h4><h4><br></h4><h3><strong>Obiettivi operativi</strong></h3><p>La prima sessione del Tavolo di Negoziazione segna l’avvio operativo del percorso partecipativo promosso dal Comune di Santarcangelo.<br>La riunione ha l’obiettivo di costruire una base condivisa e legittimata per l’Opificio di Comunità, attraverso cinque focus principali:</p><ul><li><strong>consolidare le motivazioni e la legittimazione reciproca</strong> dei partecipanti come co-fondatori dellOpificio.</li><li> <strong>mappare in modo partecipato le risorse territoriali disponibili</strong>, valorizzando competenze, spazi, relazioni e pratiche già attive.</li><li> <strong>definire i contributi concreti</strong> che ciascun soggetto può attivare nell’immediato per lavvio del percorso.</li><li><strong> identificare bisogni e fragilità non ancora intercettati</strong>, come base per un welfare anticipatorio e generativo.</li><li><strong> chiarire le aspettative reciproche</strong> tra i soggetti coinvolti nellalleanza pubblicoprivato sociale–comunità.</li></ul><h3><strong>Partecipanti</strong></h3><p><strong> </strong>Il Tavolo è composto da due livelli integrati:</p><ul><li>il <strong>nucleo fondativo -</strong> partner dellaccordo preliminare e attori strategici del chilometro quadrato”;</li><li>l’<strong>allargamento strategico</strong>: rappresentanze organizzate, reti educative e solidali del territorio.</li></ul><h3><strong>Focus metodologico</strong></h3><p> La sessione è costruita come <strong>spazio tecnico e strategico</strong> di messa in comune.<br> Il confronto si articola attorno alla legittimazione reciproca, alla mappatura della “materia prima” sociale del territorio e all’attivazione delle condizioni operative per dare forma all’Opificio.</p><h3><strong> Articolazione del confronto</strong></h3><p>Il dialogo prende avvio dal <strong>riconoscimento reciproco come co-fondatori</strong> del processo e si sviluppa attraverso:</p><ul><li> la <strong>mappatura delle risorse già presenti</strong> (competenze, relazioni, spazi, esperienze);</li><li> l’<strong>individuazione dei contributi attivabili</strong> da ogni soggetto coinvolto;</li><li> a <strong>lettura condivisa dei bisogni territoriali emergenti</strong>;</li><li> la definizione trasparente delle <strong>aspettative reciproche nell’alleanza</strong>.</li></ul><h3>Cornice strategica</h3><p> Il valore del percorso non sta nell’inventare da zero, ma nel saper <strong>riconoscere, attivare e rendere strategiche </strong> le pratiche già presenti, costruendo un modello di benessere fondato sulla <strong>intenzionalità collettiva</strong> e sulla <strong>continuità dell’agire comune</strong>.</p><p><em>Domande guida per orientare il confronto</em></p><ul><li> Quali pratiche di collaborazione, cura e mutuo aiuto sono già presenti nel nostro territorio e meritano di essere rese visibili, strategiche e continuative?</li><li> Perché proprio noi possiamo essere il nucleo fondativo di questo cambiamento? Qual è la responsabilità che possiamo assumerci?</li><li> Qual è la “dote sociale che Santarcangelo già possiede e può mettere a disposizione dellOpificio (relazioni, tradizioni, spazi, competenze diffuse)?</li><li> Cosa possiamo attivare concretamente da subito per avviare il processo?</li><li> Quali bisogni oggi non intercettati possono trovare risposta attraverso forme nuove di alleanza tra pubblico, privato sociale e comunità?</li><li> Quali relazioni oggi mancano e andrebbero generate per tessere un benessere realmente condiviso e anticipatorio?</li><li> Quali aspettative reciproche vogliamo esplicitare fin da subito per rendere l’alleanza solida, trasparente e generativa?</li></ul>
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    Autore della versione
    Avatar Monia Guarino
    Versione creata il 28/09/2025 11:30