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identificare le relazioni mancanti tra persone, servizi e organizzazioni necessarie per un welfare realmente integrato;
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definire le priorità produttive scegliendo su quale delle tre linee (relazioni significative, welfare personalizzato, solidarietà generativa) è più importante agire fin da subito;
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chiarire le aspettative reciproche per costruire un'alleanza solida e trasparente tra amministrazione, terzo settore e cittadinanza;
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decidere i primi impegni concreti che ciascun soggetto può assumere per far partire operativamente l'Opificio.
Partecipanti
Il Tavolo mantiene la sua composizione integrata e aperta:
- nucleo fondativo: partner dell'accordo preliminare e attori strategici del "chilometro quadrato";
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allargamento strategico: rappresentanze organizzate, reti educative e solidali del territorio;
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comunità interessata: possibilità di coinvolgere nuovi soggetti portando un "+1" non presente al primo incontro.
Focus metodologico
La sessione è costruita come momento decisionale collettivo che valorizza il lavoro svolto tra i due incontri. Le mappature testate dai partecipanti (luoghi accoglienti e azioni generative) diventano base concreta per identificare bisogni non intercettati, relazioni mancanti e priorità operative condivise.
Articolazione del confronto
Il dialogo parte dalla restituzione e validazione delle mappature sperimentate tra il primo e il secondo incontro, per poi svilupparsi attraverso scelte operative fondamentali:
- ettura dei bisogni emergenti: quali necessità territoriali non trovano oggi risposta adeguata e richiedono l'attivazione dell'Opificio;
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individuazione delle relazioni mancanti: quali connessioni tra persone, servizi e organizzazioni andrebbero generate per superare la frammentazione;
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scelta delle priorità produttive: su quale delle tre linee di produzione concentrare gli sforzi iniziali e con quali azioni concrete;
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definizione delle aspettative reciproche: cosa ciascun soggetto si aspetta dagli altri per costruire un'alleanza generativa e sostenibile;
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impegni operativi immediati: cosa ciascuno può mettere concretamente sul tavolo per avviare il percorso.
Cornice strategica
Il valore di questa sessione sta nel tradurre il riconoscimento delle pratiche già presenti (mappature) in scelte strategiche intenzionali. Non si tratta di inventare dal nulla, ma di capire dove l'Opificio può fare la differenza rispetto a ciò che già funziona e dove invece mancano risposte, relazioni, opportunità..
Domande guida per orientare il confronto
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Quali bisogni oggi non trovano risposta nel nostro territorio? Dove le persone rimangono sole, dove i servizi non arrivano, dove le organizzazioni non riescono a intercettare necessità emergenti?
- Quali relazioni mancano tra persone, servizi e organizzazioni? Quali connessioni andrebbero tessute per superare la frammentazione e creare un sistema integrato di benessere?
- Su quale "linea di produzione" è più importante concentrarsi oggi: produzione di relazioni significative, welfare personalizzato e comunitario, o solidarietà e collaborazione generativa? Perché proprio quella?
- Cosa ci aspettiamo gli uni dagli altri per costruire un'alleanza solida tra amministrazione, terzo settore e cittadinanza? Quali sono le condizioni di reciprocità che rendono sostenibile la collaborazione?
- Cosa posso mettere io/la mia organizzazione concretamente sul tavolo per far partire il percorso? Quali impegni operativi posso assumere già da oggi per rendere l'Opificio una realtà?