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Descrizione (Italiano)

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    Quarta sessione del Tavolo di Negoziazione

    Opificio di Comunità | 03 dicembre 2025


    Obiettivi operativi

    Il quarto incontro segna la fase conclusiva del percorso di co-progettazione dell’Opificio di Comunità. Dopo aver definito nel corso degli incontri precedenti il linguaggio comune, la mappa delle pratiche generative e la linea di produzione prioritaria, questa sessione è dedicata alla formalizzazione dell’identità dell’Opificio e alla condivisione delle scelte che daranno avvio alla sua operatività. L’incontro si concentra su cinque obiettivi principali:

    • confermare l’identità collettiva dell’Opificio e le sue modalità di funzionamento;
    • validare il Patto Fondativo nella sua versione aggiornata;
    • confrontarsi sulla proposta di governance e verificarne la coerenza con le pratiche emerse;
    • condividere le prime azioni operative, con particolare attenzione alle due azioni cardine individuate (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”);
    • testare la capacità del racconto dell’Opificio di essere compreso e riconosciuto anche da chi partecipa per la prima volta.

    Partecipanti

    Il Tavolo mantiene un’impostazione aperta e integrata, valorizzando sia la continuità sia l’allargamento della partecipazione:

    • nucleo fondativo: organizzazioni firmatarie del percorso preliminare e attori strategici del territorio;
    • allargamento strategico: reti, gruppi, servizi e realtà che hanno contribuito ai passaggi progettuali precedenti;
    • nuovi ingressi: possibilità per ciascun partecipante di portare un “+1” mai coinvolto prima, per testare la capacità di accoglienza e comprensibilità del progetto.

    Focus metodologico

    La sessione è strutturata come momento decisionale collettivo. I materiali prodotti negli incontri precedenti — in particolare le cinque azioni relative alla linea prioritaria “produzione di relazioni significative” — fungono da base di lavoro per completare e rendere condivisa l’architettura dell’Opificio: identità, governance, prime operazioni. La lettura preventiva dei materiali allegati (Patto Fondativo aggiornato, schede relative alle azioni 1 e 5) consente di convergere rapidamente sui nodi decisionali e di arrivare alla validazione finale dei documenti.

    Articolazione del confronto

    Il confronto si sviluppa attraverso alcune passaggi chiave:

    • restituzione sintetica del lavoro del 20 novembre e presentazione del report dedicato alle azioni a breve termine;
    • verifica condivisa del Patto Fondativo (chiarezza del linguaggio, coerenza con quanto emerso negli incontri, riconoscibilità dell’identità comune);
    • analisi della proposta di governance (funzionamento, ruoli, spazi decisionali e meccanismi di collaborazione tra amministrazione, terzo settore e comunità);
    • esame delle due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”), che rendono operativa l’identità dell’Opificio;
    • test narrativo con i nuovi partecipanti (il gruppo verifica collettivamente se le parole, le immagini e i concetti costruiti nel percorso risultano chiari, comprensibili e generativi anche per chi arriva ora).

    Cornice strategica

    Questo incontro rappresenta il passaggio in cui la comunità del Tavolo assume formalmente le scelte costruite nel processo. Il valore della sessione consiste nella capacità di rendere operativo quanto già emerso attraverso mappature, discussioni e priorità condivise, trasformando intuizioni e contributi in un impianto coerente e praticabile. Il Patto Fondativo e la proposta di governance non sono documenti tecnici aggiuntivi: costituiscono l’ossatura che permetterà all’Opificio di funzionare, essere riconoscibile e sostenibile nel tempo.

    Domande guida per orientare il confronto

    • L’identità dell’Opificio, così come formulata nel Patto Fondativo aggiornato, riflette ciò che abbiamo costruito nel percorso?
    • La proposta di governance consente un funzionamento chiaro, inclusivo e responsabile? Dove servono ulteriori precisazioni?
    • Le due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”) rendono effettivamente praticabile ciò che stiamo immaginando?
    • Il racconto dell’Opificio funziona anche per chi arriva oggi? È comprensibile, motivante, capace di raccontare un senso condivisibile?
    • Quali elementi vanno ulteriormente chiariti prima della restituzione pubblica del Patto e dell’avvio delle prime attività?
  • +<h2>Quarta sessione del Tavolo di Negoziazione</h2><h4>Opificio di Comunità | 03 dicembre 2025</h4><h4><br></h4><h3><strong>Obiettivi operativi</strong></h3><p>Il quarto incontro segna la fase conclusiva del percorso di co-progettazione dell’Opificio di Comunità. Dopo aver definito nel corso degli incontri precedenti il linguaggio comune, la mappa delle pratiche generative e la linea di produzione prioritaria, questa sessione è dedicata alla formalizzazione dell’identità dell’Opificio e alla condivisione delle scelte che daranno avvio alla sua operatività. L’incontro si concentra su cinque obiettivi principali:</p><ul><li>confermare l’identità collettiva dell’Opificio e le sue modalità di funzionamento;</li><li>validare il Patto Fondativo nella sua versione aggiornata;</li><li>confrontarsi sulla proposta di governance e verificarne la coerenza con le pratiche emerse;</li><li>condividere le prime azioni operative, con particolare attenzione alle due azioni cardine individuate (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”);</li><li>testare la capacità del racconto dell’Opificio di essere compreso e riconosciuto anche da chi partecipa per la prima volta.</li></ul><h3><strong>Partecipanti</strong></h3><p>Il Tavolo mantiene un’impostazione aperta e integrata, valorizzando sia la continuità sia l’allargamento della partecipazione:</p><ul><li><strong>nucleo fondativo</strong>: organizzazioni firmatarie del percorso preliminare e attori strategici del territorio;</li><li><strong>allargamento strategico</strong>: reti, gruppi, servizi e realtà che hanno contribuito ai passaggi progettuali precedenti;</li><li><strong>nuovi ingressi</strong>: possibilità per ciascun partecipante di portare un “+1” mai coinvolto prima, per testare la capacità di accoglienza e comprensibilità del progetto.</li></ul><h3><strong>Focus metodologico</strong></h3><p>La sessione è strutturata come momento decisionale collettivo. I materiali prodotti negli incontri precedenti — in particolare le cinque azioni relative alla linea prioritaria “produzione di relazioni significative” — fungono da base di lavoro per completare e rendere condivisa l’architettura dell’Opificio: identità, governance, prime operazioni. La lettura preventiva dei materiali allegati (Patto Fondativo aggiornato, schede relative alle azioni 1 e 5) consente di convergere rapidamente sui nodi decisionali e di arrivare alla validazione finale dei documenti.</p><h3><strong>Articolazione del confronto</strong></h3><p>Il confronto si sviluppa attraverso alcune passaggi chiave:</p><ul><li><strong>restituzione sintetica del lavoro del 20 novembre</strong> e presentazione del report dedicato alle azioni a breve termine;</li><li><strong>verifica condivisa del Patto Fondativo (</strong>chiarezza del linguaggio, coerenza con quanto emerso negli incontri, riconoscibilità dell’identità comune);</li><li><strong>analisi della proposta di governance (</strong>funzionamento, ruoli, spazi decisionali e meccanismi di collaborazione tra amministrazione, terzo settore e comunità);</li><li><strong>esame delle due azioni cardine</strong> (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”), che rendono operativa l’identità dell’Opificio;</li><li><strong>test narrativo</strong> con i nuovi partecipanti (il gruppo verifica collettivamente se le parole, le immagini e i concetti costruiti nel percorso risultano chiari, comprensibili e generativi anche per chi arriva ora).</li></ul><h3><strong>Cornice strategica</strong></h3><p>Questo incontro rappresenta il passaggio in cui la comunità del Tavolo assume formalmente le scelte costruite nel processo. Il valore della sessione consiste nella capacità di rendere operativo quanto già emerso attraverso mappature, discussioni e priorità condivise, trasformando intuizioni e contributi in un impianto coerente e praticabile. Il Patto Fondativo e la proposta di governance non sono documenti tecnici aggiuntivi: costituiscono l’ossatura che permetterà all’Opificio di funzionare, essere riconoscibile e sostenibile nel tempo.</p><h3><strong>Domande guida per orientare il confronto</strong></h3><ul><li>L’identità dell’Opificio, così come formulata nel Patto Fondativo aggiornato, riflette ciò che abbiamo costruito nel percorso?</li><li> La proposta di governance consente un funzionamento chiaro, inclusivo e responsabile? Dove servono ulteriori precisazioni?</li><li>Le due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”) rendono effettivamente praticabile ciò che stiamo immaginando?</li><li>Il racconto dell’Opificio funziona anche per chi arriva oggi? È comprensibile, motivante, capace di raccontare un senso condivisibile?</li><li>Quali elementi vanno ulteriormente chiariti prima della restituzione pubblica del Patto e dell’avvio delle prime attività?</li></ul>
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  • validare il Patto Fondativo nella sua versione aggiornata;
  • confrontarsi sulla proposta di governance e verificarne la coerenza con le pratiche emerse;
  • condividere le prime azioni operative, con particolare attenzione alle due azioni cardine individuate (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”);
  • testare la capacità del racconto dell’Opificio di essere compreso e riconosciuto anche da chi partecipa per la prima volta.

Partecipanti

Il Tavolo mantiene un’impostazione aperta e integrata, valorizzando sia la continuità sia l’allargamento della partecipazione:

  • nucleo fondativo: organizzazioni firmatarie del percorso preliminare e attori strategici del territorio;
  • allargamento strategico: reti, gruppi, servizi e realtà che hanno contribuito ai passaggi progettuali precedenti;
  • nuovi ingressi: possibilità per ciascun partecipante di portare un “+1” mai coinvolto prima, per testare la capacità di accoglienza e comprensibilità del progetto.

Focus metodologico

La sessione è strutturata come momento decisionale collettivo. I materiali prodotti negli incontri precedenti — in particolare le cinque azioni relative alla linea prioritaria “produzione di relazioni significative” — fungono da base di lavoro per completare e rendere condivisa l’architettura dell’Opificio: identità, governance, prime operazioni. La lettura preventiva dei materiali allegati (Patto Fondativo aggiornato, schede relative alle azioni 1 e 5) consente di convergere rapidamente sui nodi decisionali e di arrivare alla validazione finale dei documenti.

Articolazione del confronto

Il confronto si sviluppa attraverso alcune passaggi chiave:

  • restituzione sintetica del lavoro del 20 novembre e presentazione del report dedicato alle azioni a breve termine;
  • verifica condivisa del Patto Fondativo (chiarezza del linguaggio, coerenza con quanto emerso negli incontri, riconoscibilità dell’identità comune);
  • analisi della proposta di governance (funzionamento, ruoli, spazi decisionali e meccanismi di collaborazione tra amministrazione, terzo settore e comunità);
  • esame delle due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”), che rendono operativa l’identità dell’Opificio;
  • test narrativo con i nuovi partecipanti (il gruppo verifica collettivamente se le parole, le immagini e i concetti costruiti nel percorso risultano chiari, comprensibili e generativi anche per chi arriva ora).

Cornice strategica

Questo incontro rappresenta il passaggio in cui la comunità del Tavolo assume formalmente le scelte costruite nel processo. Il valore della sessione consiste nella capacità di rendere operativo quanto già emerso attraverso mappature, discussioni e priorità condivise, trasformando intuizioni e contributi in un impianto coerente e praticabile. Il Patto Fondativo e la proposta di governance non sono documenti tecnici aggiuntivi: costituiscono l’ossatura che permetterà all’Opificio di funzionare, essere riconoscibile e sostenibile nel tempo.

Domande guida per orientare il confronto

  • L’identità dell’Opificio, così come formulata nel Patto Fondativo aggiornato, riflette ciò che abbiamo costruito nel percorso?
  • La proposta di governance consente un funzionamento chiaro, inclusivo e responsabile? Dove servono ulteriori precisazioni?
  • Le due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”) rendono effettivamente praticabile ciò che stiamo immaginando?
  • Il racconto dell’Opificio funziona anche per chi arriva oggi? È comprensibile, motivante, capace di raccontare un senso condivisibile?
  • Quali elementi vanno ulteriormente chiariti prima della restituzione pubblica del Patto e dell’avvio delle prime attività?
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    Quarta sessione del Tavolo di Negoziazione

    Opificio di Comunità | 03 dicembre 2025


    Obiettivi operativi

    Il quarto incontro segna la fase conclusiva del percorso di co-progettazione dell’Opificio di Comunità. Dopo aver definito nel corso degli incontri precedenti il linguaggio comune, la mappa delle pratiche generative e la linea di produzione prioritaria, questa sessione è dedicata alla formalizzazione dell’identità dell’Opificio e alla condivisione delle scelte che daranno avvio alla sua operatività. L’incontro si concentra su cinque obiettivi principali:

    • confermare l’identità collettiva dell’Opificio e le sue modalità di funzionamento;
    • validare il Patto Fondativo nella sua versione aggiornata;
    • confrontarsi sulla proposta di governance e verificarne la coerenza con le pratiche emerse;
    • condividere le prime azioni operative, con particolare attenzione alle due azioni cardine individuate (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”);
    • testare la capacità del racconto dell’Opificio di essere compreso e riconosciuto anche da chi partecipa per la prima volta.

    Partecipanti

    Il Tavolo mantiene un’impostazione aperta e integrata, valorizzando sia la continuità sia l’allargamento della partecipazione:

    • nucleo fondativo: organizzazioni firmatarie del percorso preliminare e attori strategici del territorio;
    • allargamento strategico: reti, gruppi, servizi e realtà che hanno contribuito ai passaggi progettuali precedenti;
    • nuovi ingressi: possibilità per ciascun partecipante di portare un “+1” mai coinvolto prima, per testare la capacità di accoglienza e comprensibilità del progetto.

    Focus metodologico

    La sessione è strutturata come momento decisionale collettivo. I materiali prodotti negli incontri precedenti — in particolare le cinque azioni relative alla linea prioritaria “produzione di relazioni significative” — fungono da base di lavoro per completare e rendere condivisa l’architettura dell’Opificio: identità, governance, prime operazioni. La lettura preventiva dei materiali allegati (Patto Fondativo aggiornato, schede relative alle azioni 1 e 5) consente di convergere rapidamente sui nodi decisionali e di arrivare alla validazione finale dei documenti.

    Articolazione del confronto

    Il confronto si sviluppa attraverso alcune passaggi chiave:

    • restituzione sintetica del lavoro del 20 novembre e presentazione del report dedicato alle azioni a breve termine;
    • verifica condivisa del Patto Fondativo (chiarezza del linguaggio, coerenza con quanto emerso negli incontri, riconoscibilità dell’identità comune);
    • analisi della proposta di governance (funzionamento, ruoli, spazi decisionali e meccanismi di collaborazione tra amministrazione, terzo settore e comunità);
    • esame delle due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”), che rendono operativa l’identità dell’Opificio;
    • test narrativo con i nuovi partecipanti (il gruppo verifica collettivamente se le parole, le immagini e i concetti costruiti nel percorso risultano chiari, comprensibili e generativi anche per chi arriva ora).

    Cornice strategica

    Questo incontro rappresenta il passaggio in cui la comunità del Tavolo assume formalmente le scelte costruite nel processo. Il valore della sessione consiste nella capacità di rendere operativo quanto già emerso attraverso mappature, discussioni e priorità condivise, trasformando intuizioni e contributi in un impianto coerente e praticabile. Il Patto Fondativo e la proposta di governance non sono documenti tecnici aggiuntivi: costituiscono l’ossatura che permetterà all’Opificio di funzionare, essere riconoscibile e sostenibile nel tempo.

    Domande guida per orientare il confronto

    • L’identità dell’Opificio, così come formulata nel Patto Fondativo aggiornato, riflette ciò che abbiamo costruito nel percorso?
    • La proposta di governance consente un funzionamento chiaro, inclusivo e responsabile? Dove servono ulteriori precisazioni?
    • Le due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”) rendono effettivamente praticabile ciò che stiamo immaginando?
    • Il racconto dell’Opificio funziona anche per chi arriva oggi? È comprensibile, motivante, capace di raccontare un senso condivisibile?
    • Quali elementi vanno ulteriormente chiariti prima della restituzione pubblica del Patto e dell’avvio delle prime attività?
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  • +<h2>Quarta sessione del Tavolo di Negoziazione</h2><h4>Opificio di Comunità | 03 dicembre 2025</h4><h4><br></h4><h3><strong>Obiettivi operativi</strong></h3><p>Il quarto incontro segna la fase conclusiva del percorso di co-progettazione dell’Opificio di Comunità. Dopo aver definito nel corso degli incontri precedenti il linguaggio comune, la mappa delle pratiche generative e la linea di produzione prioritaria, questa sessione è dedicata alla formalizzazione dell’identità dell’Opificio e alla condivisione delle scelte che daranno avvio alla sua operatività. L’incontro si concentra su cinque obiettivi principali:</p><ul><li>confermare l’identità collettiva dell’Opificio e le sue modalità di funzionamento;</li><li>validare il Patto Fondativo nella sua versione aggiornata;</li><li>confrontarsi sulla proposta di governance e verificarne la coerenza con le pratiche emerse;</li><li>condividere le prime azioni operative, con particolare attenzione alle due azioni cardine individuate (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”);</li><li>testare la capacità del racconto dell’Opificio di essere compreso e riconosciuto anche da chi partecipa per la prima volta.</li></ul><h3><strong>Partecipanti</strong></h3><p>Il Tavolo mantiene un’impostazione aperta e integrata, valorizzando sia la continuità sia l’allargamento della partecipazione:</p><ul><li><strong>nucleo fondativo</strong>: organizzazioni firmatarie del percorso preliminare e attori strategici del territorio;</li><li><strong>allargamento strategico</strong>: reti, gruppi, servizi e realtà che hanno contribuito ai passaggi progettuali precedenti;</li><li><strong>nuovi ingressi</strong>: possibilità per ciascun partecipante di portare un “+1” mai coinvolto prima, per testare la capacità di accoglienza e comprensibilità del progetto.</li></ul><h3><strong>Focus metodologico</strong></h3><p>La sessione è strutturata come momento decisionale collettivo. I materiali prodotti negli incontri precedenti — in particolare le cinque azioni relative alla linea prioritaria “produzione di relazioni significative” — fungono da base di lavoro per completare e rendere condivisa l’architettura dell’Opificio: identità, governance, prime operazioni. La lettura preventiva dei materiali allegati (Patto Fondativo aggiornato, schede relative alle azioni 1 e 5) consente di convergere rapidamente sui nodi decisionali e di arrivare alla validazione finale dei documenti.</p><h3><strong>Articolazione del confronto</strong></h3><p>Il confronto si sviluppa attraverso alcune passaggi chiave:</p><ul><li><strong>restituzione sintetica del lavoro del 20 novembre</strong> e presentazione del report dedicato alle azioni a breve termine;</li><li><strong>verifica condivisa del Patto Fondativo (</strong>chiarezza del linguaggio, coerenza con quanto emerso negli incontri, riconoscibilità dell’identità comune);</li><li><strong>analisi della proposta di governance (</strong>funzionamento, ruoli, spazi decisionali e meccanismi di collaborazione tra amministrazione, terzo settore e comunità);</li><li><strong>esame delle due azioni cardine</strong> (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”), che rendono operativa l’identità dell’Opificio;</li><li><strong>test narrativo</strong> con i nuovi partecipanti (il gruppo verifica collettivamente se le parole, le immagini e i concetti costruiti nel percorso risultano chiari, comprensibili e generativi anche per chi arriva ora).</li></ul><h3><strong>Cornice strategica</strong></h3><p>Questo incontro rappresenta il passaggio in cui la comunità del Tavolo assume formalmente le scelte costruite nel processo. Il valore della sessione consiste nella capacità di rendere operativo quanto già emerso attraverso mappature, discussioni e priorità condivise, trasformando intuizioni e contributi in un impianto coerente e praticabile. Il Patto Fondativo e la proposta di governance non sono documenti tecnici aggiuntivi: costituiscono l’ossatura che permetterà all’Opificio di funzionare, essere riconoscibile e sostenibile nel tempo.</p><h3><strong>Domande guida per orientare il confronto</strong></h3><ul><li>L’identità dell’Opificio, così come formulata nel Patto Fondativo aggiornato, riflette ciò che abbiamo costruito nel percorso?</li><li> La proposta di governance consente un funzionamento chiaro, inclusivo e responsabile? Dove servono ulteriori precisazioni?</li><li>Le due azioni cardine (“Riconoscersi Opificio” e “Decidere insieme”) rendono effettivamente praticabile ciò che stiamo immaginando?</li><li>Il racconto dell’Opificio funziona anche per chi arriva oggi? È comprensibile, motivante, capace di raccontare un senso condivisibile?</li><li>Quali elementi vanno ulteriormente chiariti prima della restituzione pubblica del Patto e dell’avvio delle prime attività?</li></ul>

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Indirizzo

  • +Via Giovanni Pascoli, 3, 47822 Santarcangelo di Romagna RN
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  • +Via Giovanni Pascoli, 3, 47822 Santarcangelo di Romagna RN
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Luogo (Italiano)

  • +Biblioteca Comunale Antonio Baldini
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Versione creata il 30/11/2025 12:15