Modifiche a "Azione sperimentale n.4 - Mostre sul cambiamento climatico e la fragilità della natura e dei territori"

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Titolo (Italiano)

  • +Azione sperimentale n.4 - Mostra: (Dis)integrare prospettive. Sulla marginalizzazione del cambiamento climatico
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Descrizione (Italiano)

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    Quarta sperimentazione di quanto emerso dagli incontri partecipativi. In modo particolare attraverso una mostra che invita i visitatori, abitanti dell'Appennino e delle città circostanti, a riflettere sull'epilogo drammatico che porta la mentalità antropocentrica e il tentativo di voler dominare la natura.

    Il XXI secolo vede gli effetti del cambiamento climatico diventare una realtà tangibile, con siccità, alluvioni, carestie, guerre come conseguenze dell’errato utilizzo delle risorse naturali. Questa mostra fotografica utilizza le opere di due collettivi fotografici, il brasiliano FARPA e lo spagnolo FOTOMOVIMIENTO, per affrontare non solo la crisi climatica, ma anche il colonialismo epistemologico che limita la nostra comprensione del fenomeno e dei suoi produttori. La mostra si propone di stimolare un dibattito sulle soluzioni sostenibili e sull’importanza di considerare prospettive diverse per affrontare le crisi ambientali, dando voce a coloro che storicamente sono stati esclusi dalla produzione di materiali inquinanti.

    «Abbiamo scelto Castel del Rio come location per queste mostre fotografiche per la sua bellezza e per  l’importanza simbolica del luogo. Quello che succede in pianura è spesso sotto gli occhi di tutti, mentre sfuggono alla moltitudine le sorti silenziose della montagna. I recenti eventi hanno messo a dura prova le i castagneti secolari della zona, evidenziando la fragilità e la resilienza di queste produzioni eroiche. Questo contesto rende il Castello di Castel del Rio il luogo ideale per riflettere su temi ambientali e sociali» Laura Frasca, art manager.

    L'inaugurazione della mostra si inserisce nel programma del Festival It.a.cà (Tappa Bologna).

  • +<p>Quarta sperimentazione di quanto emerso dagli incontri partecipativi. In modo particolare attraverso una mostra che invita i visitatori, abitanti dell'Appennino e delle città circostanti, a riflettere sull'epilogo drammatico che porta la mentalità antropocentrica e il tentativo di voler dominare la natura.</p><p>Il XXI secolo vede gli effetti del cambiamento climatico diventare una realtà tangibile, con siccità, alluvioni, carestie, guerre come conseguenze dell’errato utilizzo delle risorse naturali. Questa mostra fotografica utilizza le&nbsp;<strong>opere di due collettivi fotografici</strong>, il brasiliano&nbsp;<a href="https://www.agenciafarpa.com/" rel="noopener noreferrer" target="_blank">FARPA</a>&nbsp;e lo spagnolo&nbsp;<a href="https://fotomovimiento.org/" rel="noopener noreferrer" target="_blank">FOTOMOVIMIENTO</a>, per affrontare non solo la crisi climatica, ma anche il colonialismo epistemologico che limita la nostra comprensione del fenomeno e dei suoi produttori.&nbsp;La mostra si propone di stimolare un&nbsp;<strong>dibattito sulle soluzioni sostenibili e sull’importanza di considerare prospettive diverse</strong>&nbsp;per affrontare le crisi ambientali, dando voce a coloro che storicamente sono stati esclusi dalla produzione di materiali inquinanti.</p><p>«Abbiamo scelto&nbsp;Castel del Rio&nbsp;come location per queste mostre fotografiche per la sua bellezza e per&nbsp;&nbsp;<strong>l’importanza simbolica del luogo</strong>. Quello che succede in pianura è spesso sotto gli occhi di tutti, mentre sfuggono alla moltitudine le sorti silenziose della montagna. I recenti eventi hanno messo a dura prova le i castagneti secolari della zona, evidenziando la fragilità e la resilienza di queste produzioni eroiche. Questo contesto rende il Castello di Castel del Rio il luogo ideale per riflettere su temi ambientali e sociali»&nbsp;Laura Frasca, art manager.</p><p>L'inaugurazione della mostra si inserisce nel programma del Festival It.a.cà (Tappa Bologna). </p>
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    Quarta sperimentazione di quanto emerso dagli incontri partecipativi. In modo particolare attraverso una mostra che invita i visitatori, abitanti dell'Appennino e delle città circostanti, a riflettere sull'epilogo drammatico che porta la mentalità antropocentrica e il tentativo di voler dominare la natura.

    Il XXI secolo vede gli effetti del cambiamento climatico diventare una realtà tangibile, con siccità, alluvioni, carestie, guerre come conseguenze dell’errato utilizzo delle risorse naturali. Questa mostra fotografica utilizza le opere di due collettivi fotografici, il brasiliano FARPA e lo spagnolo FOTOMOVIMIENTO, per affrontare non solo la crisi climatica, ma anche il colonialismo epistemologico che limita la nostra comprensione del fenomeno e dei suoi produttori. La mostra si propone di stimolare un dibattito sulle soluzioni sostenibili e sull’importanza di considerare prospettive diverse per affrontare le crisi ambientali, dando voce a coloro che storicamente sono stati esclusi dalla produzione di materiali inquinanti.

    «Abbiamo scelto Castel del Rio come location per queste mostre fotografiche per la sua bellezza e per  l’importanza simbolica del luogo. Quello che succede in pianura è spesso sotto gli occhi di tutti, mentre sfuggono alla moltitudine le sorti silenziose della montagna. I recenti eventi hanno messo a dura prova le i castagneti secolari della zona, evidenziando la fragilità e la resilienza di queste produzioni eroiche. Questo contesto rende il Castello di Castel del Rio il luogo ideale per riflettere su temi ambientali e sociali» Laura Frasca, art manager.

    L'inaugurazione della mostra si inserisce nel programma del Festival It.a.cà (Tappa Bologna).

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Indirizzo

  • +Strada Statale Selice Montanara Imolese, 40022 Castel Del Rio
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  • +Strada Statale Selice Montanara Imolese, 40022 Castel Del Rio
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  • +Strada Statale Selice Montanara Imolese, 40022 Castel Del Rio

Luogo (Italiano)

  • +Palazzo degli Alidosi
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Informazione sul luogo (Italiano)

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Avatar Sara Branchini
Versione creata il 13/09/2024 15:50