Non si chiede ai giovani di \"fare cose\" o organizzare eventi strutturati, ma si offrono loro spazi (teatri, sale civiche, centri socio-culturali) da abitare liberamente per un giorno. È un invito a \"stare\", studiare, chiacchierare o ascoltare musica, riconoscendo il loro diritto a esistere nello spazio pubblico senza l'obbligo della prestazione o del consumo.
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