2° Appuntamento - Mappatura

Avatar Riunione ufficiale
01/10/2025 09:37   0 Commenti
13 ottobre
18:00 - 19:30
Conteggio dei partecipanti 31
Organizzazioni partecipanti.

EDEN PARK
TEATRO DELL’AIRONE
LA FRATERNITÀ onlus - AND CIRCULAR
OPERA SALESIANA CASTEL DE BRITTI
ASSOCIAZIONE CUORE DI MAMME
AVIS SAN LAZZARO
CENTRO MALPENSA
CENTRO TONELLI
CENTRO LA TERRAZZA
COMITATO CASTEL DE BRITTI
COMITATO MARTIRI, VILLAGGIO MARTINO, PONTEBUCO
COOP DOMANI
EMPORIO AMALIO
FATTORIA DEL DONO
GRUPPO INGEGNERIA
GRUPPO SCOUT SAN LAZZARO 1
GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE

Riferimento: par-MEET-2025-10-645
Versione 4 (di 4) vedi altre versioni

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Incontro dedicato alla mappatura della dote sociale e solidale del territorio. Dopo una breve introduzione di 15 minuti, riflessione guidata e organizzata a piccoli gruppi per far emergere risorse, competenze, spazi e attori chiave già presenti a San Lazzaro, e per identificare i macro ambiti di fragilità su cui concentrare la sperimentazione.

La domanda guida - Qual è la nostra dote sociale e solidale e dove si manifestano oggi le fragilità?


Domande di lavoro

Per conoscere la nostra DOTE SOCIALE e SOLIDALE

  • Quando San Lazzaro sa fare squadra? In quali occasioni abbiamo dimostrato di saper collaborare bene?
  • Quali competenze, risorse, spazi abbiamo già che potrebbero essere messi meglio in rete? Cosa facilita od ostacola la cooperazione?
  • Chi sono le persone/gruppi che "fanno accadere le cose" nelle diverse zone? Chi sa attivare, connettere, facilitare?

Per identificare i MACRO TEMI sull'isolamento

  • In quali situazioni a San Lazzaro le persone rischiano di rimanere più sole o escluse?
  • Dove la nostra dote sociale e solidale già si attiva per contrastare la solitudine? Cosa funziona, cosa manca?
  • Su quali tipi di isolamento (generazionale, territoriale, sociale, digitale...) abbiamo più esperienza e voglia di sperimentare?

Risultati attesi: mappa della dote sociale e solidale; individuazione dei macro ambiti dell'isolamento prioritari per la sperimentazione.

Municipio di San Lazzaro di Savena – Sala di Città
Via Emilia 92 - San Lazzaro di Savena 40068 – Italia

Report e materiali

Report dell'incontro


Sintesi delle riflessioni emerse


Criteri prioritari per lo sviluppo delle proposte future


CONNESSIONE- Costruire legami tra persone, gruppi, generazioni e territori. Mettere in relazione attori oggi frammentati — istituzionali, associativi, informali — è la condizione abilitante per qualsiasi intervento duraturo e generativo.

PROSSIMITÀ - Agire nei luoghi in cui la fragilità si manifesta, intervenendo su scala locale e quotidiana. Rafforzare presidi di relazione nelle frazioni, nei quartieri dormitorio e negli spazi pubblici reali, non solo nei luoghi centrali e visibili.

ACCESSIBILITÀ - Ridurre barriere materiali, linguistiche, culturali e simboliche. Garantire che ogni iniziativa sia raggiungibile fisicamente e comprensibile nei suoi codici, con attenzione a trasporti, linguaggi e modalità di coinvolgimento.

NON ESCLUSIONE - Ampliare la partecipazione e connettere soggetti oggi esclusi. Dare attenzione prioritaria a chi non è intercettato dai canali tradizionali: giovani disconnessi, famiglie isolate, nuovi residenti, persone in condizioni di marginalità.

CONTINUITÀ - Costruire azioni stabili e riconoscibili nel tempo. Passare da eventi episodici a presenze regolari, con modalità leggere ma costanti, in grado di sedimentare fiducia e appartenenza.

VALORIZZAZIONE - Attivare e riattivare ciò che già esiste: risorse associative, reti informali, luoghi, patrimoni naturali e culturali. Evitare duplicazioni e costruire innovazione a partire da ciò che è già radicato nei territori.

 INNOVAZIONE SOCIALE - Sperimentare nuove forme di collaborazione, mutualismo e cura condivisa: coabitazioni solidali, patti di prossimità, volontariato flessibile, mediazione interculturale e reti di prossimità diffuse.


Quadro strategico: emersione dei temi-sfida come sintesi del confronto maturato


Come trasformare le frazioni in comunità connesse - Attivare presìdi di prossimità che coordinano persone e risorse fra tutto il territorio.
SFIDA - Contrastare l’isolamento strutturale delle frazioni con spazi accessibili, mobilità sociale e reti diffuse che rendano visibili e connesse le risorse locali, riducendo la distanza fisica e relazionale tra centro e margini.

Come far emergere e valorizzare le risorse che già esistono - Narrare e collegare persone, opportunità e competenze oggi invisibili o frammentate.
SFIDA - Rendere visibili e connesse le reti informali e associative attraverso comunicazione diffusa, strumenti condivisi e un’identità collettiva stabile che superi la logica episodica.

Come costruire reti tra vicini di casa - Sostenere forme leggere di mutuo aiuto e connessioni di prossimità quotidiane.
SFIDA - Attivare reti di vicinato e micro-volontariato come antenne territoriali capaci di generare fiducia e solidarietà quotidiana, intercettando precocemente fragilità invisibili.

Come creare spazi e relazioni in cui i giovani possano riconoscersi - Rendere i luoghi più aperti al semplice “stare” con occasioni di incontro informale.
SFIDA - Contrastare il distacco territoriale dei giovani creando presìdi relazionali e momenti di socialità libera che favoriscano l’incontro tra pari e la costruzione di legami significativi.

Come ricostruire fiducia e sicurezza dopo le emergenze - Rigenerare legami sociali e senso di protezione attraverso ascolto, rielaborazione, comunicazione. SFIDA - Trasformare la risposta emergenziale in capacità collettiva stabile di protezione e mutuo supporto, valorizzando le reti attivate durante crisi e alluvioni.

Come costruire comunità educanti diffuse - Mettere in rete famiglie, presìdi educativi e cittadini per condividere cura e responsabilità.
SFIDA - Trasformare i presìdi educativi non formali in dispositivi intenzionali di integrazione, valorizzando tempi e spazi informali di relazione tra genitori come luoghi di apprendimento, scambio e comunità.

Come trasformare lo spazio pubblico in un luogo di incontro reale - Favorire connessioni tra culture, generazioni e differenze attraverso relazioni quotidiane. SFIDA - Rigenerare lo spazio pubblico come luogo di incontro interculturale, con presìdi di mediazione, attività miste e linguaggi universali — gioco, sport, arte — capaci di attivare relazioni tra famiglie di culture diverse.

Come riconoscere e vivere il territorio come patrimonio comune - Usare i luoghi e le risorse naturali e culturali per costruire identità condivisa e legami sociali.
SFIDA - Trasformare il patrimonio territoriale da risorsa invisibile a dispositivo di integrazione e appartenenza, attraverso percorsi collettivi che uniscono culture, generazioni e zone diverse del territorio.

Come valorizzare la presenza e l’esperienza degli anziani - Attivare scambi intergenerazionali che uniscono memoria e nuove energie.
SFIDA - Rafforzare la presenza attiva degli anziani nella vita comunitaria con ruoli concreti e scambi strutturati, creando alleanze intergenerazionali e contrastando solitudine e isolamento.

Come rendere il volontariato accessibile a tutti - Facilitare forme flessibili e leggere di partecipazione e collaborazione.
SFIDA - Rendere il volontariato una leva diffusa e inclusiva grazie a impegni modulabili, coordinamento territoriale e riconoscimento sociale, ampliando la partecipazione di pubblic diversi.

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