3° Appuntamento - Incontri itineranti- Raccolta di proposte (appuntamenti itineranti)

Avatar Riunione ufficiale
25/10/2025 22:08   0 Commenti
30 ottobre
20:30
17 novembre
22:00
Conteggio dei partecipanti 92
Organizzazioni partecipanti.

• ABITANTI (residenti di diversi quartieri)
• Associazione BIMBO TU
• Associazione LIBERA - Liberi di scegliere
• Associazione PUBBLICA ASSISTENZA Ozzano Emilia
• AVIS SAN LAZZARO
• Campus dei Campioni
• CARITAS
• CEFA + Associazione AMICI DEL CEFA
• Centro LA TERRAZZA, Centro MALPENSA, Centro TONELLI
• Comitato CASTEL DE BRITTI
• Comitato MARTIRI, VILLAGGIO MARTINO, PONTEBUCO
• Comitato genitori ISTITUTO COMPRENSIVO 1
• Comitato MAMAPO
• Comunità Alloggio TANA DEI SAGGI
• Consulta PROMOZIONE DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ
• Coop Sociale PER LUCA
• DIA.BO
• Educatore digitale
• Educatrice ambientale
• FATTORIA DEL DONO
• Gruppo MERENDERI DI CASTEL DE BRITTI
• Gruppo PEDIBUS
• Gruppo SCOUT San Lazzaro La Mura
• ISTITUTO COMPRENSIVO 1 San Lazzaro
• ITC Teatro
• WWF Bologna
• Partiti/Movimenti/Gruppi politici - Italia Viva, Lista Futura, Partito democratico

Riferimento: par-MEET-2025-10-728
Versione 7 (di 7) vedi altre versioni

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Il terzo appuntamento del percorso San Lazzaro si-cura di sé – nella forma di 4 appuntamenti itineranti - segna l’inizio della fase propositiva, in cui le idee si trasformano in azioni condivise. Dopo aver ascoltato la comunità e mappato la dote sociale e solidale — persone, competenze, luoghi e reti che già oggi sostengono la vita collettiva — ora l’obiettivo è costruire risposte concrete alle sfide emerse. Il punto di partenza saranno i temi-sfida condivisi negli incontri precedenti: isolamento territoriale, frammentazione delle reti sociali, mancanza di luoghi informali, fragilità relazionali, barriere interculturali e difficoltà di connessione tra risorse esistenti. Queste sfide non verranno discusse in astratto: serviranno da bussola per orientare la raccolta di proposte praticabili.

Durante l’incontro si lavorerà per:

  • raccogliere idee e azioni realizzabili, nate dall’esperienza diretta di chi vive il territorio;
  • costruire connessioni operative tra persone, associazioni, gruppi e istituzioni;
  • trasformare le sfide in opportunità, individuando interventi semplici, efficaci e sostenibili.

Le proposte raccolte costituiranno la base per la fase successiva di co-progettazione, in cui verranno approfondite, strutturate e messe in relazione con le risorse disponibili. Successivamente, la comunità sarà coinvolta nella definizione delle priorità da sostenere nel 2026, in coerenza con la prospettiva di costruire una rete territoriale più forte, coordinata e inclusiva. Il terzo incontro rappresenta dunque un passaggio decisivo: dai temi-sfida condivisi alle prime azioni concrete per costruire, passo dopo passo, una comunità capace di prendersi cura di sé.

CHIAMATA COLLETTIVA

San Lazzaro può diventare una comunità in cui nessuno si sente solo.
Ogni giorno c'è chi si impegna per il bene comune. Ma senza sentirsi parte di un disegno condiviso.

  • Chi fa molto, ma da solo
  • Chi vorrebbe fare, ma non sa come.
  • Chi vede solitudini, ma non sa come intervenire.
  •  Chi vive isolato, ma non sa che esistono opportunità vicine.
  • Chi vorrebbe sostenere, ma non sa dove il suo contributo occorra di più.


Possiamo trasformare queste solitudini in relazioni?
Persone. Gruppi informali. Associazioni. Imprese. Istituzioni. Connessi, cooperativi, proattivi

4 serate aperte per incontrarsi, ascoltare, raccontare, proporre e costruire una comunità che sa prendersi cura di sé

Scegli la serata più vicina a te:

📍 30/10 Centro Tonelli

📍 3/11 ARCI Paradiso

📍 4/11 Centro La Terrazza

📍 17/11 Mediateca

Ore 20.30 | Ingresso libero

Durante gli incontri territoriali raccoglieremo idee e proposte concrete per contrastare l’isolamento sociale a San Lazzaro. Cerchiamo azioni che la comunità può realizzare connettendo risorse, competenze e disponibilità già presenti sul territorio. Le proposte raccolte saranno approfondite collettivamente per renderle più definite e sinergiche. Sarà poi la comunità a valutarle e individuare le priorità. L’Amministrazione le sosterrà economicamente, insieme alle risorse attivate dal territorio, per trasformarle in azioni concrete

Porta la tua esperienza. Condividi le tue idee. Partecipiamo insieme!


CHIAMATA Locandina di presentazione

CHIAMATA - Temi sfida per lo sviluppo delle proposte

Centro Tonelli | ARCI Paradiso | Centro La Terrazza | Mediateca
San Lazzaro (incontri diffusi)

Report e materiali

Report dell'incontro


Sintesi delle riflessioni emerse

Durante gli incontri territoriali, ogni persona ha scelto liberamente il gruppo di lavoro a cui contribuire, partendo dalle sfide tematiche. All'interno di ciascun gruppo sono emerse diverse proposte: alcune più strutturate e dettagliate, altre solo accennate come spunti iniziali. Tutte le proposte sono state condivise collettivamente.

Dalla rilettura collettiva delle 39 proposte sono stati desunte:

  • 4 tipologie di azioni che categorizzano le diverse attività,
  • 12 principi guida che ricorrono trasversalmente.


TIPOLOGIE DI AZIONI


  • TIPOLOGIA 1 - Attività e strumenti di sistema | Governance e processi decisionali collaborativi: dispositivi permanenti che strutturano la partecipazione al governo della comunità: meccanismi di coordinamento, strumenti per il processo decisionale, modalità di facilitazione, regole condivise per la gestione delle risorse comuni, formazione di comunità. Contribuiscono alla definizione del Regolamento di Amministrazione Condivisa.
  • TIPOLOGIA 2 - Sperimentazioni puntuali | Attivazioni temporanee per testare ipotesi: iniziative delimitate nel tempo finalizzate a verificare la praticabilità di nuove modalità operative, a misurarne l'efficacia, a valutarne la replicabilità e il possibile consolidamento nell'organizzazione stabile della comunità. Possono essere aggregate attorno a un tema annuale condiviso che la comunità sceglie di darsi, permettendo connessioni e sinergie tra sperimentazioni diverse.
  • TIPOLOGIA 3 - Inviti collettivi | Occasioni che abilitano partecipazione spontanea: proposte aperte che creano le condizioni per comportamenti comunitari: momenti di convivialità, iniziative pubbliche, aperture di spazi che permettono l'aggregazione libera e l'incontro non programmato tra persone.
  • TIPOLOGIA 4 - Gesti di cura | Attenzioni relazionali a scala micro: azioni individuali o di piccoli gruppi che rendono tangibile l'attenzione reciproca: manifestazioni di riconoscimento, sostegno concreto nelle situazioni di fragilità, piccole attenzioni che costruiscono densità relazionale e clima di reciprocità quotidiana.

I PRINCIPI GUIDA

Tutte le proposte condividono 12 principi trasversali.

  • SEMPLICITÀ E BASSA SOGLIA D'ACCESSO — Attività informali e leggere, facili da raggiungere e comprendere, senza procedure complesse.
  • REGOLARITÀ NEL TEMPO — Appuntamenti ricorrenti e prevedibili, non eventi isolati. La continuità crea fiducia e relazioni durature.
  • FIGURE DI RIFERIMENTO STABILI — Persone riconoscibili che garantiscono continuità come punti di contatto costanti e affidabili.
  • CO-PROMOZIONE TRA SOGGETTI DIVERSI — Proposte portate avanti da più realtà insieme: associazioni, istituzioni, gruppi informali, parrocchie, scuole.
  • RIUSO E ATTIVAZIONE DI SPAZI ESISTENTI — Utilizzo di luoghi già presenti, rendendoli accessibili e riconoscibili, senza costruire ex novo.
  • NARRAZIONE E VISIBILITÀ CONDIVISA — Raccontare ciò che si fa per renderlo diffuso, riconoscibile e replicabile. La comunicazione è parte integrante dell'azione.
  • ACCESSIBILITÀ SOCIALE E RELAZIONALE — Nessun filtro di ingresso: né economico, né culturale, né identitario. Inclusività strutturale.
  • INTERGENERAZIONALITÀ E PROSSIMITÀ — Attività che mettono insieme età diverse e contesti vicini, favorendo scambio e relazioni.
  • SCAMBIO RECIPROCO E VALORE CIRCOLARE — Tutti possono dare e ricevere, non erogazione unidirezionale. Valorizzazione delle competenze di ciascuno.
  • ASCOLTO INTEGRATO NELL'AZIONE — I bisogni emergono dentro le attività, non in momenti separati o formali. Ascolto continuo e leggero.
  • TERRITORIALITÀ DIFFUSA — Le attività raggiungono tutto il territorio: capoluogo e frazioni, con equilibrio e rotazione.
  • RICONOSCIBILITÀ E RITUALITÀ — Cicli e appuntamenti prevedibili che creano abitudine, appartenenza e rafforzano l'identità territoriale.

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