TrasFormAzioni
#Trasformazioni Coprogettazione del Piano triennale formativo per la partecipazione (L.R.15/2018)
Perchè fare cultura della partecipazione
La proposta è emersa dai gruppi: 3, 4
1. L'obiettivo della proposta formativa - quali fabbisogni o competenza soddisfa?Cultura della partecipazione e dell'amministrazione aperta. Bisogno di approfondimento teorico sulla varietà delle metodologie e degli strumenti della partecipazione. Cosa vuol dire definire un patto con i cittadini. Identificare le opportunità del processo partecipativo. Come verranno prese le decisioni.
2. Le modalità di attuazione: Incontri itineranti nei Comuni della Regione Emilia-Romagna
3. I destinatari di questa proposta formativa: Amministratori e dirigenti dell'amministrazione locale
4. I tempi di svolgimento del percorso formativo: cicli di incontri durante l'anno.
5. Link utili
6. Che priorità dare all'oggetto della proposta?
Meeting correlati:
Workshop di coprogettazione
Siete invitati al momento laboratoriale di TrasFormAzioni per la coprogettazione del Piano triennale di formazione per la partecipazione.
- Quali attività formative per migliorare le competenze per la partecipazione?
- Quali criteri per la valutazione delle proposte?
I partecipanti, con i loro punti di vista rilevanti sulla formazione, contribuiranno ad individuare priorità formative e criteri per il monitoraggio e valutazione del Piano e della sua attuazione, attraverso la sperimentazione di forme e strumenti di interazione online.
Dopo un’introduzione si lavorerà in piccoli gruppi .
I risultati che emergeranno dai lavori di gruppo saranno condivisi in riunione plenaria e pubblicati su TrasFormAzioni in forma di proposte.
Link per l'iscrizione:
Termine iscrizioni: Lunedì, 11 Aprile, 2022 - 18:30
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Conversazioni con Chiara Luisa Pignaris
Mi pare utile ragionare anche sugli ambiti di applicazione della partecipazione, illustrando anche con buone pratiche il ventaglio delle policy in cui può essere applicato l'approccio partecipativo.
Concordo pienamente. Molti amministratori locali hanno bisogno di conoscere gli strumenti proposti dalla teoria e le possibili applicazioni su una scala anche piccola.
Non dimentichiamo che la maggior parte della popolazione risiede in aree periurbane o di provincia, dove necessariamente l'innovazione amministrativa è più lenta ad arrivare. Serve portare agli amministratori di questi territori esempi concreti di pratiche da sperimentare sui loro territori.
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