Proposta emersa dai gruppi: 2, 4, 5 1. L'obiettivo della proposta formativa mira ad affinare le competenze utili a creare un gruppo intersettoriale, a partire dalla propria amministrazione (mappando e coinvolgendo nella formazione i colleghi di diversi settori), riconoscendo alle "politiche partecipative” un valore da perseguire da tutto l'Ente per la sua trasversalità. Occorre poi imparare a FARE RETE tra enti pubblici in una logica di amministrazioni collaborative e tra amministrazioni e stakeholder. Affinchè i progetti abbiano una ricaduta e siano significativi ci vogliono competenze specifiche che emergono facendo rete tra persone con conoscenze diverse e complementari. Oltre a gruppi intersettoriali interni è strategico partire dal coinvolgimento delle UNIONI dei COMUNI che a loro volta sollecitino i piccoli comuni. Se da un lato le comunità più piccole hanno bisogni ma restano spesso tagliate fuori per mancanza di competenze/risorse, anche negli enti più grandi un percorso partecipativo con cabine di regia o confronti che tengano conto di "diversi punti di vista" risulterà più ricco e completo, oltre ad avere maggior diffusione interna ed esterna. La necessità emersa è quella di una maggior conoscenza di strumenti e metodologie di collaborazione e condivisione, auto-aiuto. 2. Modalità di attuazione:
3. Target: PA, ordini professionali / settore privato; formazione mirata ai gruppi intersettoriali degli enti? Formazioni ad antenne interne agli enti locali? Operatori e progettisti della partecipazione 4. I tempi di svolgimento del percorso formativo: da stabilire 5. Link utili 6. Che priorità dare all'oggetto della proposta?
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Si tratta di entrare nelle logiche dell'Impresa sociale territoriale. Esistono profili nuovi come il welfare community manager che hanno queste competenze ibride e mantengono un ruolo di neutralità rispetto ai diversi stakeholders.
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