TrasFormAzioni
#Trasformazioni Coprogettazione del Piano triennale formativo per la partecipazione (L.R.15/2018)
Comunicare al pubblico con le lingue degli immigrati.
L'obiettivo della proposta formativa
Partecipare significa Comunicare e comprendere. Chi non riesce a comunicare difficilmente può partecipare.
Tutte le persone di origine extracomunitaria e non, che non parlano/leggono l’Italiano ad un buon livello, e che vivono nel nostro territorio di fatto NON possono accedere a nessun contenuto informativo e/o di aiuto perché non sono in grado di capire la lingua italiana.
Possiamo dire che alle spalle ogni 1-2 ragazzi di 2° generazione nati in Italia, ci sono delle famiglie di 4-5 persone che vivono, risiedono, lavorano in Italia, e quindi in Emilia-Romagna, a cui di fatto è sono precluse la maggior parte delle informazioni pubbliche.
Basta vedere i cartelloni pubblicitari lungo le strade nei nostri quartieri: tutti quelli prodotti e pubblicati dalla Regione, dal comune, dalle Associazioni culturali, ecc.. . Sono tutti scritti in Italiano, sebbene ormai la percentuale di persone di origine extracomunitaria che vivono in regione si aggiri tra il 12 e il 20%.
E naturalmente sui siti istituzionali è altrettanto peggio. Al di là di tutto bisogna prendere atto che le persone di origine extracomunitaria cercano e leggono informazioni quasi esclusivamante attraverso i social media dei loro paesi di origine, sia che provengano dal Marocco o dal Bangladesh.
Per riuscire ad ascoltare e comprenderne le esigenze le popolazioni immigrate, sia di prima genrazione sia di seconda, sia anziani ma anche e soprattutto giovani.. Bisogna cominciare a comunicare nelle loro lingue.
E come si fa?
Si organizza un ufficio di mediazione interculturale apposito, il cui compito sarà di tradurre per iscritto e anche per audiovideo le comunicazioni pubbliche di partecipazione ed ascolto sia amministrative che sociali, le iniziative culturali ed interculturali, ecc..
Ad ogni prodotto, come per esempio le pubblicità sui cartelloni pubblicitari dell’evento di 3 giorni di Ravenna del Festival delle culture, anziché attaccare cartelloni pubblicitari solo in italiano, verrà anche inserito/stampato uno specifico QR code con titolo esplicito in.. Arabo.. Russo.. Cinese.. ecc… che permetterà alla persona extracomunitaria di accedere istantaneamente via smartphone alla traduzione del comunicato nella sua lingua, o quantomeno nelle lingue più parlate. Le persone che non parlano un buon Italiano quindi avranno l’opportunità di poter comprendere, comunicare, partecipare, integrarsi e vivere il terriotorio molto più positivamente, sia amministrativamente che culturalmente e socialmente.
1. quali fabbisogni o competenza soddisfa?
Aumento la comunicazione tra enti e cittadini di origine extracomunitaria che non parlano un buon italiano
2. Le modalità di attuazione (webinar, workshop, word cafè....)
In tutte le possibili modalità. L'obiettivo è aumentare la comunicazione andando incontro all'altro nella sua lingua
3. I destinatari di questa proposta formativa
Gli uffici politiche sociali della Regione e dei Comuni dell’Emilia-Romagna
4. I tempi di svolgimento del percorso formativo
Un percorso che va sempre avanti
5. Link utili
//
6. Che priorità dare all'oggetto della proposta?
Elevata. L'Obiettivo è riuscire a comunicare con tutta quella fascia di popolazione residente che, non parlando italiano, rimane di fatto esclusa dalle informazioni italiane/regionali/locali.
Elenco dei sostenitori
Segnala un problema
Questo contenuto è inappropriato?
4 commenti
Conversazioni con Sabrina Franceschini
Il tema posto è di sicuro rilievo. Per calarlo nel contesto di questa coprogettazione è corretto @luca declinarlo nel contesto dei processi partecipativi con una domanda di lavoro che suoni più o meno così: "come includere le persone straniere nei processi partecipativi eliminando le barriere linguistiche ( e culturali) che ne impediscono la partecipazione"?
ohi.. come titolo alternativo a me sembra piuttosto laborioso persino da leggere ... a mio parere il mio titolo è molto più immediato.. ... .. però se ritenete opportuno cambiarlo, cambiamolo, non c'è problema .. .. io lancio un'idea affinchè sia raccolta dalla regione in un modo o nell'altro... ;-)
è una domanda di lavoro più che un titolo, un tentativo di ricondurre la tua idea al contesto. magari può essere anche una ulteriore proposta...
Sarebbe già più inclusivo tradurre tutta la documentazione almeno in lingua inglese. Se poi si sa già che le informazioni possono interessare a un'etnia specifica, sarebbe indicato tradurre anche nella sua lingua. Es: nel mio quartiere di residenza a Bologna, il Navile, c'è predominanza di famiglie di lingua cinese... Questo è risaputo dalle istituzioni di zona, sia pubbliche che private (associazioni ecc...) che si fanno carico di fornire volantini/depliant anche in quella lingua... a volte, ma non sempre. Bisognerebbe sistematizzarne la prassi, per non lasciarla all'iniziativa del singolo sportello pubblico/privato che magari ha un dirigente sensibile all'inclusione...
Aggiungi il tuo commento
Connessione con il tuo account per aggiungere il tuo commento.
Sto caricando i commenti ...