TrasFormAzioni
#Trasformazioni Coprogettazione del Piano triennale formativo per la partecipazione (L.R.15/2018)
Educazione alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile nelle scuole superiori per una strada di tutti
1. L'obiettivo della proposta formativa - quali fabbisogni o competenza soddisfa?
In Italia, dati Istat, gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte tra i 15 e i 24 anni, con una percentuale maschile più alta rispetto alla femminile.
Per fermare la strage stradale che è una piaga sociale che affligge soprattutto i giovani è necessario costruire una cultura della strada a difesa e promozione della vita e una cultura della mobilità sostenibile.
La cultura della sicurezza stradale consente di contrastare i fenomeni all'origine di molti incidenti stradali tra i quali l'imprudenza sulle strade, l'abuso di alcol alla guida, la mancanza di controlli al parco dei veicoli pesanti, la carenza di piste ciclabili, la presenza di infrastrutture non sicure come strade senza guard rail in tratti pericolosi quali canali o viali alberati.
Realizzare un'educazione alla sicurezza stradale e alla mobilità sostenibile rivolta ai giovani, che saranno gli adulti di domani, consente di dotarli degli strumenti per la costruzione di un mondo più sicuro.
Nel 2019, prima della pandemia, le vittime morte in Italia sono state 3 173 (dati ISTAT); si sono verificati sulle strade emiliano-romagnole 16.767 incidenti stradali (dati Regione Emilia Romagna), che hanno causato il ferimento di 22.392 persone e 352 morti, mediamente quasi uno al giorno, la classe di età 18-39 ha costituito il 23% delle vittime e gli under 18 hanno rappresentato circa il 4% dei soggetti deceduti.
L’incidente stradale è una delle principali cause di morte al mondo, soprattutto in Occidente, eppure questo fenomeno non riesce a incidere realmente sull’immaginario collettivo, né a mutare con vigore le logiche di tutti quei soggetti e fattori che a vario titolo vengono chiamati in causa a riguardo, per queste ragioni occorre diffondere una cultura della sicurezza stradale.
Fino a quando si continuerà a considerare l’incidente stradale come un problema individuale invece di considerarlo come un problema sociale, tutti i fattori che minacciano la sicurezza stradale verranno ignorati: conducenti, macchine, stato dei luoghi.
Attraverso il Next Generation EU, il nostro Governo e l’Unione Europea stanno elaborando strategie energetiche di emergenza, in tale ambito un’azione semplice e rapida da mettere in campo è ridurre in modo deciso gli sprechi energetici, a cominciare dalla mobilità urbana, dove oggi la gran parte degli spostamenti avviene ancora con l’auto privata e per tragitti brevissimi, inferiori ai tre chilometri.
Occorre sostenere la cultura della mobilità sostenibile, che è ancora bloccata da una mobilità sbilanciata sull’auto privata e il trasporto pesante su strada: traffico, parcheggi sempre insufficienti, malattie da sedentarietà e da smog, costi umani e sociali per incidentalità, oltre alla dipendenza energetica e all’enorme problema globale della crisi climatica.
La mobilità sostenibile e la sicurezza stradale sono dunque legate dall’obiettivo comune di offrire una strada democratica e sicura per tutti, incluse le persone vulnerabili.
2. Le modalità di attuazione (webinar, workshop, word cafè....)
Webinar di formazione, concorsi nelle scuole nei quali gli studenti realizzino video o presentazioni o proposte sul tema della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, workshop per presentare proposte alle amministrazioni da parte degli studenti e del mondo scolastico
3. I destinatari di questa proposta formativa
Studenti delle scuole superiori di secondo grado in particolare, e anche scuole superiori di primo grado, e tutto il mondo della scuola.
4. I tempi di svolgimento del percorso formativo
Da valutare, occorre formare sia gli educatori sia gli studenti. Si potrebbe elaborare un modulo con un minimo di 2 ore e progettare sessioni in cui gli studenti hanno un ruolo attivo nell'elaborare proposte per un concorso o da presentare alle Amministrazioni Locali.
5. Link utili
6. Che priorità dare all'oggetto della proposta?
Alta priorità, per le considerazioni illustrate nel punto 1.
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