01
agosto 2024
10:00
02
settembre 2024
18:00
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Riferimento: par-DEBA-2024-08-82
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Le criticità prioritarie emerse dal confronto
- Appeal limitato: il Centro del Riuso è percepito come meno attraente rispetto ad altri servizi solidali (ad esempio, la cucina popolare); un appeal limitato sia dal punto di vista del contesto materiale (lo spazio) che del contesto immateriale (le relazioni con e fra i volontari)
- Modello organizzativo rigido: l'organizzazione attuale è troppo gerarchica, limitando la flessibilità e l'innovazione.
- Mancanza di catalogazione: non esiste un sistema strutturato per la catalogazione e l'archiviazione degli oggetti, complicando la gestione.
- Comprensione dei bisogni: c'è una scarsa comprensione dei bisogni specifici delle famiglie in difficoltà.
- Problemi di spazio: la limitata capacità di stoccaggio impedisce l'accettazione di mobili o elettrodomestici donati.
- Valutazione degli oggetti: mancano le competenze per valutare correttamente il valore degli oggetti.
- Distribuzione inadeguata: gli oggetti di valore vengono venduti, mentre quelli senza valore vengono distribuiti alle persone in difficoltà, trascurando l'importanza della bellezza come elemento di benessere.
- Apertura del centro: gli orari di apertura del centro oggi sono definiti in base alla disponibilità dei volontari, mentre agli per gli utenti e la comunità sarebbe più funzionali altri momenti
In base alle criticità emerse come prioritarie dal confronto partecipativo, quali consideri le più rilevanti da affrontare immediatamente? Ci sono altre criticità che ritieni dovrebbero essere considerate prioritariamente?
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Bisognerebbe trovare un soggetto che adotti il Centro del riuso (una scuola, un’associazione, un gruppo di volontariato, un gruppo Scout, un gruppo di imprenditori,…) che faccia fare un n salto di qualità
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