Cucinasorriso
#Cucinasorriso Nutrirsi di relazioni per vivere con gusto
FOCUS GROUP
OSPITI – 14 partecipanti
VOLONTARI – 8 partecipanti
COLLABORATORI – 4 partecipanti
EDUCATORI – 3 partecipanti
OPERATORI – 3 partecipanti
I focus group sono confronti a piccoli gruppi, strutturati per coinvolgere diversi target all'interno della comunità di riferimento della cucina popolare, allo scopo di raccogliere feedback e valutazioni sull'esperienza corrente offerta da Cucinasorriso. Questi incontri mirano a identificare aree di miglioramento e a definire norme chiare e condivise per diversi aspetti dell'organizzazione: l'accesso, la permanenza, la gestione e l'interazione tra tutti gli attori coinvolti, quali ospiti, volontari, operatori e cuochi.. Attraverso questi incontri, si intende coinvolgere attivamente la comunità di riferimento nella creazione di un ambiente che promuova il benessere e il fare comunitario, trasformando Cucinasorriso in un vero luogo di "ben-stare", "ben-essere" e "ben-fare".
15 OTTOBRE
- 11.00 – 12.00 Focus OSPITI
- 14.00 - 15.00 Focus ISTITUZIONI
- 15.30 - 16.30 Focus OPERATORI / COLLABORATORI
30 OTTOBRE
- 16.00 – 17.30 Focus VOLONTARI
Report e materiali
QUADRO DI SINTESI DEI DIVERSI PUNTI DI VISTA
Dote della Cucinasorriso
- Offre un ambiente accogliente e inclusivo che fa sentire i partecipanti meno emarginati e parte di una comunità.
- Favorisce relazioni significative tra ospiti, volontari e collaboratori, rafforzando il senso di appartenenza.
- Supporta lo sviluppo personale, specialmente per ragazzi con fragilità, attraverso attività che accrescono autostima e competenze sociali.
- Si distingue per un servizio curato ai tavoli, trasmettendo dignità e rispetto, in contrasto con le esperienze più impersonali di altre mense.
- Integra il supporto alimentare con iniziative educative e culturali, utilizzando il cibo come mezzo per costruire legami e trasmettere valori.
Principi e valori emergenti
- Inclusività e accessibilità, con attenzione alle esigenze di tutte le persone coinvolte, incluse quelle più fragili.
- Centralità delle relazioni come elemento di benessere e comunità, valorizzando il dialogo e la collaborazione.
- Sostenibilità del progetto, sia attraverso il volontariato sia con un’organizzazione che massimizzi le risorse disponibili.
- Promozione di un ambiente equo e rispettoso, basato su regole condivise che favoriscano la convivenza e riducano tensioni e malintesi.
- Coinvolgimento attivo di tutti i partecipanti nella gestione e nell’evoluzione del progetto, rafforzando trasparenza e corresponsabilità.
Criticità riscontrate
- Problemi di comunicazione e comprensione, dovuti a barriere linguistiche e culturali.
- Episodi di tensione, nervosismo e comportamenti sgarbati, spesso legati alle difficili condizioni di vita degli ospiti più fragili.
- Difficoltà logistiche nella gestione degli spazi e delle risorse, con sprechi alimentari e tempi di attesa prolungati.
- Mancanza di strutture organizzative solide per garantire la continuità e la qualità del servizio, soprattutto nei momenti critici.
- Necessità di definire meglio i ruoli e le responsabilità tra volontari, collaboratori e istituzioni, evitando disallineamenti e sovraccarichi.
Prospettive evolutive
- Migliorare l’accessibilità del servizio, includendo soluzioni come trasporto per anziani o attività comunitarie per rafforzare i legami.
- Implementare strumenti organizzativi più efficienti, come gestionali digitali per il monitoraggio delle risorse e dei turni.
- Organizzare laboratori e iniziative formative per sviluppare le competenze di tutti i partecipanti, promuovendo inclusione e autonomia.
- Introdurre regole e linee guida chiare per la gestione degli spazi e delle dinamiche relazionali, prevenendo situazioni di conflitto.
- Rafforzare la co-progettazione tra istituzioni, volontari e ospiti per garantire sostenibilità, innovazione e partecipazione attiva.
Proposte
- Organizzazione di attività comunitarie • Realizzazione di pic-nic, gite o eventi conviviali in cui il cibo diventi il pretesto per rafforzare legami e costruire relazioni tra ospiti, volontari e collaboratori.
- Introduzione di menù tematici • Creazione di menù ispirati a valori etici o principi guida del progetto, per sensibilizzare ospiti e partecipanti attraverso il cibo come mezzo educativo e comunicativo.
- Coinvolgimento attivo degli ospiti • Offrire agli ospiti l’opportunità di scegliere e preparare il menù una o due volte all’anno, per promuovere partecipazione, responsabilità e senso di appartenenza.
- Valorizzazione dei talenti individuali • Sviluppo di laboratori o attività pratiche che mettano in luce le capacità degli ospiti (artigianato, cucina, manutenzione), integrandole nelle iniziative del progetto.
- Introduzione di mediatori interculturali • Presenza di figure dedicate alla mediazione linguistica e culturale, per facilitare la comunicazione e ridurre barriere relazionali tra partecipanti di diverse provenienze.
REPORT
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