RENDER CONTO

Avatar Dibattito proposto dall'Amministrazione
21/08/2023 15:42   19 Commenti 6 Sostegni
22 agosto 2023
00:00
30 settembre 2023
00:00
Ultimo commento di
Avatar Chiara Luisa Pignaris
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Riferimento: par-DEBA-2023-08-37
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Come è andata a finire? Per favorire la presa di decisioni e riconoscere il valore aggiunto della partecipazione, come valutereste l’introduzione nel bando 2023 di una premialità se l’ente titolare della decisione si assumesse l’impegno a render conto in un tempo definito?

C’è un tempo che potrebbe essere ritenuto “congruo” dal punto di vista dei partecipanti? E dal punto di vista dell’ente?

Quali potrebbero essere altri parametri di valutazione delle proposte per sostenere il principio di render conto e generare fiducia collettiva?

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Elenco dei sostenitori

Avatar Stefania Caputo
Avatar Rossana
Avatar Francesca Paron
Avatar Andrea Caccia
Avatar manuela capelli spid
Avatar Chiara Luisa Pignaris
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Conversazioni con Monia Guarino
Avatar Monia Guarino

È la questione più rilevante in assoluto. Un tempo definito è senz’altro utile, ma non tutte le decisioni sono semplici da assumere: penso ad esempio al contributo partecipativo per la Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologica Ambientale di un Piano Urbanistico Generale…approfondire gli esiti partecipativi in questo caso richiede tempo, a volte tanto a seconda del punto a cui è giunto l’iter. Ma credo che la differenza la faccia il “ritmo decisionale”, più che il “tempo fisso”: ad esempio, entro 30 gg la comunità sa che il decisore deve prendere atto, bene, ma… or dunque si potrebbe impegnare anche a dichiarare nella stessa delibera anche il ritmo della decisione: “entro 60 gg approfondiremo e assumeremo una decisione in merito a xy che consideriamo questioni prioritarie per n motivi; successivamente, dopo ulteriori xx giorni approfondiremo e assumeremo una decisione in merito a zw che consideriamo questioni importanti per n motivi; le ultime decisioni ad essere assunte saranno Jk per questo motivo, ed avverrà entro e non oltre i 6 mesi”. Il “tempo fisso” è un rischio: arrivati al dunque l’escamotage per bypassare la questione, se ancora non pronti, è a portata di qualunque mano. Mentre impegnare a definire con chiarezza il proprio iter decisionale è più stimolante: sollecita il decisore anche ad esaminare con più attenzione il docpp e quella presa d’atto diventerebbe anche una presa di valore, definendo e motivando le priorità decisionali.

Avatar Francesca Paron

Questa proposta formulata da Monia G mi sembra molto interessante perchè garantisce impegno e responsabilità dell'amministrazione nei confronti dei cittadini senza che le tempistiche siano rigide e uguali per tutti i percorsi.

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