Modifiche a "OLTRE L’EMERGENZA"

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    Rielaborare l'esperienza collettiva per costruire una protezione comune e valorizzare le reti nate nella crisi.

    L'emergenza è un fatto collettivo che interroga tutti, non solo chi ha subito danni diretti. Questa azione crea spazi di confronto per analizzare insieme l'accaduto, assumendosi una responsabilità comune e imparando dagli errori e dai successi. È l'occasione per non disperdere, ma anzi consolidare, l'energia dei gruppi spontanei e dei comitati nati per circostanza e soccorso: queste realtà, se riconosciute e supportate, possono evolvere in \"ponti\" stabili e \"antenne\" preziose per la cura quotidiana del territorio.

    Primi tre passi

    • Organizzazione di assemblee pubbliche di \"debriefing di comunità\" per condividere lezioni apprese (cosa ha funzionato e cosa no).
    • Costruzione delle connessioni operative che permettono ai comitati di agire concretamente da cerniera tra i bisogni collettivi e le risorse formali del territorio.
    • Definizione condivisa di un metodo di confronto stabile (non episodico) per rendere il dialogo con l'Amministrazione strutturale nell’affrontare e superare l’emergenza.
    "]
  • +["<h3><strong>Rielaborare l'esperienza collettiva per costruire una protezione comune e valorizzare le reti nate nella crisi. </strong></h3><p>L'emergenza è un fatto collettivo che interroga tutti, non solo chi ha subito danni diretti. Questa azione crea spazi di confronto per analizzare insieme l'accaduto, assumendosi una responsabilità comune e imparando dagli errori e dai successi. È l'occasione per non disperdere, ma anzi consolidare, l'energia dei gruppi spontanei e dei comitati nati per circostanza e soccorso: queste realtà, se riconosciute e supportate, possono evolvere in \"ponti\" stabili e \"antenne\" preziose per la cura quotidiana del territorio.</p><h4><strong>Primi tre passi</strong></h4><ul><li>Organizzazione di assemblee pubbliche di \"debriefing di comunità\" per condividere lezioni apprese (cosa ha funzionato e cosa no).</li><li>Costruzione delle connessioni operative che permettono ai comitati di agire concretamente da cerniera tra i bisogni collettivi e le risorse formali del territorio.</li><li>Definizione condivisa di un metodo di confronto stabile (non episodico) per rendere il dialogo con l'Amministrazione strutturale nell’affrontare e superare l’emergenza.</li></ul>"]
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  • Costruzione delle connessioni operative che permettono ai comitati di agire concretamente da cerniera tra i bisogni collettivi e le risorse formali del territorio.
  • Definizione condivisa di un metodo di confronto stabile (non episodico) per rendere il dialogo con l'Amministrazione strutturale nell’affrontare e superare l’emergenza.
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    Rielaborare l'esperienza collettiva per costruire una protezione comune e valorizzare le reti nate nella crisi.

    L'emergenza è un fatto collettivo che interroga tutti, non solo chi ha subito danni diretti. Questa azione crea spazi di confronto per analizzare insieme l'accaduto, assumendosi una responsabilità comune e imparando dagli errori e dai successi. È l'occasione per non disperdere, ma anzi consolidare, l'energia dei gruppi spontanei e dei comitati nati per circostanza e soccorso: queste realtà, se riconosciute e supportate, possono evolvere in \"ponti\" stabili e \"antenne\" preziose per la cura quotidiana del territorio.

    Primi tre passi

    • Organizzazione di assemblee pubbliche di \"debriefing di comunità\" per condividere lezioni apprese (cosa ha funzionato e cosa no).
    • Costruzione delle connessioni operative che permettono ai comitati di agire concretamente da cerniera tra i bisogni collettivi e le risorse formali del territorio.
    • Definizione condivisa di un metodo di confronto stabile (non episodico) per rendere il dialogo con l'Amministrazione strutturale nell’affrontare e superare l’emergenza.
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Autore della versione
Avatar Monia Guarino
Versione creata il 08/12/2025 19:07