Violenza di genere e domestica
#RERinEuropa LA PROPOSTA DELLA COMMISSIONE EUROPEA
Come si inserisce la Regione Emilia-Romagna nel programma di lavoro della Commissione europea?
Seguiteci nella scoperta!
Il programma di lavoro della Commissione europea
La proposta per prevenire e combattere la violenza di genere e domestica è stata presentata dalla Commissione europea nel Programma di lavoro per il 2021.
Ogni anno, tra ottobre e novembre la Commissione europea adotta il proprio programma di lavoro in cui presenta le iniziative che intende proporre nell’anno successivo e anticipa indicativamente i tempi di lancio.
Il programma di lavoro viene trasmesso agli Stati membri per consentire la partecipazione alla formazione del diritto europeo.
In Italia, anche le Regioni possono partecipare alla formazione dell’ordinamento dell’Unione europea presentando, nelle materie di loro competenza legislativa (art. 117 della Costituzione), delle osservazioni al Governo, contribuendo così alla formulazione della posizione italiana che verrà sostenuta a livello europeo.
La Sessione europea della Regione Emilia-Romagna
La Sessione europea è il percorso attraverso cui la Regione Emilia-Romagna partecipa alla formazione e attuazione del diritto europeo. Partendo dall’analisi del Programma di lavoro della Commissione europea e del Rapporto conoscitivo della Giunta sull’attuazione delle politiche e delle norme europee in ambito regionale, si individuano le iniziative di competenza regionale che sono maggiormente significative per il nostro territorio.
L’attività coinvolge tutte le Commissioni assembleari. In particolare, la prima Commissione, competente in materia di rapporto con l’Unione europea, avvia la Sessione europea e convoca i portatori di interesse in Udienza conoscitiva sul Programma di lavoro. Si tratta di un momento particolarmente significativo durante il quale l’Assemblea legislativa, organo eletto direttamente dai cittadini, raccoglie le osservazioni dei portatori di interesse che arricchiscono il confronto politico all’interno delle Commissioni assembleari.
Ogni Commissione approva un parere che viene inviato alla prima Commissione. Quest’ultima presenta una bozza di risoluzione che viene approvata in Aula e poi inviata al Governo, al Parlamento e alle Conferenze dei Presidenti delle Giunte e delle Assemblee legislative. La Risoluzione rappresenta il “documento di lavoro” che orienta l’attuazione delle politiche regionali tenuto conto delle iniziative che la Commissione europea intende realizzare.
La Sessione europea rappresenta quindi un momento di riflessione politica su ciò che la Regione intende fare rispetto alle iniziative del Programma di lavoro annuale della Commissione europea nelle materie di competenza regionale (fase ascendente) e su ciò che la Regione ha fatto per l’adeguamento dell’ordinamento regionale agli obblighi europei (fase discendente).
Durante l'anno, man mano che la Commissione europea presenta le singole iniziative, viene svolta una intensa attività di monitoraggio al fine di intercettare quelle che sono state segnalate come prioritarie nella Sessione europea. Per ogni iniziativa la Commissione assembleare competente formula il parere di merito, spetta poi alla Commissione Bilancio, Affari generali e istituzionali, competente in materia di rapporti con l'Unione europea, l'approvazione di una risoluzione contenente le relative osservazioni da inviare al Governo e finalizzate alla definizione della posizione italiana. Nel caso di proposte di atti legislativi, la commissione Bilancio procede anche alla verifica di sussidiarietà e proporzionalità e trasmette gli esiti del controllo al Parlamento nazionale.
Le consultazioni
Le consultazioni si collocano nella fase ascendente di formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea. Partendo dagli indirizzi espressi dall’Assemblea legislativa nella risoluzione che conclude la Sessione europea, durante l’anno viene monitorata l’attività della Commissione europea e, nel momento in cui escono le proposte segnalate, sono avviate le consultazioni informatiche attraverso la piattaforma di e-democracy “PartecipAzioni”.
È difficile definire a priori i tempi di svolgimento delle consultazioni, in quanto si tratta di un’attività che può essere attivata nel momento in cui la Commissione europea adotta le proposte, pertanto è legata all’agenda politica della Commissione stessa.
I contributi raccolti attraverso le consultazioni sono elaborati sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo e i risultati ottenuti sono messi a disposizione dei decisori politici per il confronto nelle diverse Commissioni assembleari interessate. L’esame si svolge con il supporto delle competenti strutture di Giunta e si conclude nella prima Commissione con l’approvazione di una Risoluzione che contiene le osservazioni della Regione Emilia-Romagna. La risoluzione viene inviata al Governo, al Parlamento e alle Conferenze dei Presidenti delle Giunte e delle Assemblee legislative e concorre alla formazione della posizione italiana su quella proposta della Commissione europea.
Il feedback alle istituzioni europee e l’approvazione degli atti da parte delle istituzioni europee
La posizione italiana è formulata da Governo e Parlamento sulla base della Legge n. 234/2012 che disciplina la partecipazione dell’Italia alla formazione e attuazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea.
A livello europeo, le procedure per l’approvazione dell’atto definitivo sono diverse a seconda che l’atto sia legislativo o non legislativo. La procedura legislativa ordinaria prevede che la proposta della Commissione europea sia presentata ai due colegislatori, cioè il Parlamento e il Consiglio, per l’approvazione. La procedura prevede tre possibili fasi di lettura dell’atto ed è abbastanza lunga, in media circa 18 mesi. Se si tratta di atti non legislativi, invece, questi sono adottati dalle istituzioni europee in base a norme specifiche.
Per approfondire:
Commissione europea, Direzione generale della Comunicazione, Borchardt, K., L’ABC del diritto dell’Unione europea, Ufficio delle pubblicazioni, 2018
La Sessione europea della Regione Emilia-Romagna