Indirizzi per le Azioni di Sistema

C.1.2 – Sistema integrato di gestione degli accumuli litoranei di sedimenti

Soggetti coinvolti: Regione, ARSTPC, Comuni, ARPAE, Enti gestori dei porti

I sovra-accumuli di sedimenti in corrispondenza di moli aggettanti, imboccature portuali, opere di difesa, aree di accumulo naturale (punti di convergenza dell’idrodinamica costiera) vanno generalmente a costituire problematiche che devono essere gestite. Tale gestione deve necessariamente considerare le esigenze di un sistema costiero non sufficientemente alimentato da apporti sedimentari esterni e quindi mirare a utilizzare i volumi in gioco, quanto più possibile, per i tratti di costa in deficit sedimentario. Mettere a punto un sistema integrato di gestione degli accumuli litoranei significa comporre un quadro delle risorse disponibili (aree di possibile prelievo) e poter programmare e operare in maniera coordinata la movimentazione di volumi di sedimenti laddove sono in eccesso e/o rappresentano un problema, a favore di tratti costieri critici posti entro una certa distanza in rapporto alle soluzioni di movimentazione previste. I metodi di movimentazione possono essere i dragaggi, interventi spot o impianti di bypass permanenti che operano in un limitato tempo, oppure impianti con dispositivi per gestire in continuo la sedimentazione ed evitare il formarsi degli accumuli indesiderati. Per ogni macro-cella o gruppi di Celle litoranee (sistema SICELL - Sistema gestionale delle Celle Litoranee) è opportuno individuare e monitorare le zone di accumulo idonee in relazione alla distanza dai tratti in erosione su cui è necessario intervenire periodicamente e valutare e mettere a punto un procedimento autorizzativo che agevoli le operazioni di gestione ordinaria a carattere ricorrente.

A tale scopo si individuano le seguenti indicazioni e indirizzi:

C.1.3 - Indirizzi per azioni e interventi volti a favorire il trasporto solido fluviale e lungo costa

Soggetti coinvolti: Regione, ARSTPC, AIPO, Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, Consorzi di Bonifica, Enti gestori di invasi artificiali, Enti gestori dei porti

Sono azioni che riguardano la manutenzione e gestione dei corsi d’acqua, dei loro sedimenti e delle opere idrauliche e interventi di adeguamento di opere costiere o di by-pass delle stesse, ai fini di un ripristino del trasporto solido fluviale utile all’alimentazione naturale delle spiagge e alla distribuzione dei sedimenti lungo costa, comunque nel rispetto delle dinamiche fluviali e degli obiettivi ambientali di cui alla Direttiva Quadro Acque.
In particolare, per quanto attiene la rete idrografica, tali azioni si inquadrano nell’ambito della predisposizione dei programmi di gestione dei sedimenti, specifici strumenti conoscitivi, gestionali e di programmazione degli interventi, mediante i quali disciplinare le attività di manutenzione degli alvei, delle opere e di gestione dei sedimenti, previsti dall’art. 117, comma 2 quater del D.Lgs. 152/2006: i programmi di gestione dei sedimenti vanno predisposti per i corsi d‘acqua a livello di bacino idrografico e si configurano come strumenti di pianificazione integrata che rispondono agli obiettivi della Direttiva quadro Acque e della Direttiva 2007/60/CE Alluvioni, concorrendo all’attuazione dell’articolo 7, comma 2, del Decreto-Legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 16
Tale insieme di azioni necessita di una preparazione accompagnata da complessi approfondimenti conoscitivi e di tempi lunghi, quando implementate, per mostrare i loro effetti: devono essere, quindi, prese in considerazione oggi in prospettiva di fabbisogni di sedimenti che in futuro potranno non essere più soddisfatti dai depositi off-shore o da altre fonti esterne al sistema litoraneo.

Allo scopo si individuano le seguenti indicazioni e indirizzi: