Che costa sarà?
#checostasarà (Collegamento esterno) La zona costiera e la sfida dei cambiamenti climatici
C.1.2 – Sistema integrato di gestione degli accumuli litoranei di sedimenti
Soggetti coinvolti: Regione, ARSTPC, Comuni, ARPAE, Enti gestori dei porti
I sovra-accumuli di sedimenti in corrispondenza di moli aggettanti, imboccature portuali, opere di difesa, aree di accumulo naturale (punti di convergenza dell’idrodinamica costiera) vanno generalmente a costituire problematiche che devono essere gestite. Tale gestione deve necessariamente considerare le esigenze di un sistema costiero non sufficientemente alimentato da apporti sedimentari esterni e quindi mirare a utilizzare i volumi in gioco, quanto più possibile, per i tratti di costa in deficit sedimentario. Mettere a punto un sistema integrato di gestione degli accumuli litoranei significa comporre un quadro delle risorse disponibili (aree di possibile prelievo) e poter programmare e operare in maniera coordinata la movimentazione di volumi di sedimenti laddove sono in eccesso e/o rappresentano un problema, a favore di tratti costieri critici posti entro una certa distanza in rapporto alle soluzioni di movimentazione previste. I metodi di movimentazione possono essere i dragaggi, interventi spot o impianti di bypass permanenti che operano in un limitato tempo, oppure impianti con dispositivi per gestire in continuo la sedimentazione ed evitare il formarsi degli accumuli indesiderati. Per ogni macro-cella o gruppi di Celle litoranee (sistema SICELL - Sistema gestionale delle Celle Litoranee (Collegamento esterno)) è opportuno individuare e monitorare le zone di accumulo idonee in relazione alla distanza dai tratti in erosione su cui è necessario intervenire periodicamente e valutare e mettere a punto un procedimento autorizzativo che agevoli le operazioni di gestione ordinaria a carattere ricorrente.
A tale scopo si individuano le seguenti indicazioni e indirizzi:
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