Che costa sarà?
#checostasarà (Collegamento esterno) La zona costiera e la sfida dei cambiamenti climatici
AA.2.3 (continua) - La SQUEA (Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologico Ambientale)
La SQUEA (Strategia per la Qualità Urbana ed Ecologico Ambientale), in coerenza con le disposizioni del PTPR, potrà favorire:
- zone di riqualificazione della costa e dell'arenile (art. 13) e fronti mare;
- la protezione del fronte mare e delle aree edificate preferibilmente attraverso sistemi di difesa naturali, quali il ripristino delle morfologie costiere e del cordone dunoso;il mantenimento delle aree libere da destinare a dotazioni ecologico-ambientale ai fini della riduzione della vulnerabilità;
- l’innalzamento delle quote altimetriche dei waterfront rispetto al livello spiaggia, anche con cambi altimetrici progressivi e variabili;
- la previsione di spazi potenzialmente destinabili ad allagamento controllato, favorendo la massima permeabilità delle aree libere e dei percorsi per la mobilità dolce e corredando tali spazi di adeguata vegetazione, al fine di migliorare il deflusso delle acque anche di provenienza marina;
- zone urbanizzate in ambito costiero e ambiti di qualificazione dell’immagine turistica (art. 14)
- la valorizzazione delle aree libere residue, quali elementi strategici per la qualificazione del tessuto edificato esistente e di miglioramento della qualità urbana. Va promossa la realizzazione di aree multifunzionali che svolgano sia la funzione di dotazioni ecologico-ambientali finalizzate alla riduzione della vulnerabilità delle aree circostanti, sia quella di spazi verdi aperti alla fruizione e alla mobilità pedo ciclabile, anche arborati, e destinati al tempo libero;
- le operazioni di rigenerazione che prevedano l'accorpamento degli edifici, in particolare quelli a destinazione ricettiva-turistica, ai fini del recupero ed incremento di spazi all'aperto, verde privato, servizi pubblici e di pubblico interesse che contribuiscano a rafforzare la resilienza dell’ambito urbano;
- per gli interventi soggetti ad Accordo Operativo, la definizione di requisiti prestazionali diretti ad una puntuale e misurabile riduzione della vulnerabilità rispetto alla situazione pregressa, ai fini della valutazione della sostenibilità della trasformazione stessa.
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