Che costa sarà?
#checostasarà La zona costiera e la sfida dei cambiamenti climatici
Modifiche a "Consulta per l'adattamento della costa"
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Il Prototipo 1.1 - Consulta per l'adattamento della costa affronta la
Sfida 1: Governance
Per far sì che l’attuazione della “Strategia di Gestione Integrata per la Difesa e l’Adattamento della Costa regionale ai cambiamenti climatici” (Gidac) possa svilupparsi con la partecipazione dei diversi soggetti aderenti al Patto, in relazione alle necessità e alle sfide poste dagli effetti del cambiamento climatico sul territorio costiero, è importante definire un meccanismo di governance che contempli le modalità, chi, come, su quali temi, e con quali strumenti, anche online, possa esplicarsi il confronto con il territorio su progettualità e azioni per la protezione e adattamento e miglioramento della resilienza del sistema costiero.
- Come possono collaborare le generazioni e i diversi attori territoriali (della \"quadrupla elica\") per la protezione delle coste e l'adattamento ai cambiamenti climatici?
- Come sostenere la transizione delle attività nel territorio costiero affinché siano svolte secondo le linee direttrici, obiettivi e indirizzi della Strategia GIDAC?
- Come e dove adattiamo la Strategia per soddisfare le esigenze socioeconomiche?
Detentrici della sfida
Laura Punzo (Regione Emilia-Romagna), Manuela Capelli (Regione Emilia-Romagna)
Partecipanti
Carlo Albertazzi, Vera Ovesen Armata, Micaela Deriu, Giovanni Gabbianelli, Stefano Ravaioli, Giacomo Zattini
Facilitatore
Marco Pregnolato (FUTOUR)
Prototipo 1.1 - Consulta per l'adattamento della costa
Il prototipo prevede la creazione per fasi successive di un tavolo di consulta multi-attoriale che coinvolga tutti i soggetti portatori di interesse per l’ambito costiero dell’Emilia-Romagna.
Caratteristiche fondamentali di questa consulta dovranno essere:
- garantire la rappresentanza delle giovani generazioni e il peso delle loro opinioni e istanze
- garantire la rappresentanza di tutti i portatori di interesse (politica, amministrazione, soggetti economici, società civile, associazioni, ricerca e soggetti tecnici)
- un approccio che porti insieme tutte le discipline utili ad affrontare le criticità che il cambiamento climatico sta portando sulla costa
- una articolazione in gruppi legati al territorio, in particolare la parte nord (Ferrarese e Ravennate) e la parte sud (Cesenate e Riminese), che si riuniscono con periodicità (legata alle stagioni della costa) e si ritrovino poi in una plenaria comune
- obiettivi misurabili, raggiungibili, realistici e scandibili in tempi chiari e certi
La Consulta intende iniziare immediatamente le proprie attività, grazie all’iniziativa di un “gruppo nucleo”, per chiarire da subito obiettivi, soggetti e modalità di coinvolgimento; per poi definire la propria struttura e agenda e, sul lungo termine, operare per diventare un soggetto autorevole e rappresentativo, in grado di influenzare le scelte di “governance” della costa.
PERCHE’ QUESTA SFIDA E’ IMPORTANTE
- In primo luogo, il gruppo ha inteso ricordare l’urgenza assoluta generata dalla crisi climatica in atto. Siamo in ritardo sull’agire, come ha ricordato anche recentemente il Segretario Guterres: “è l’ultimo minuto!”. La politica da sola fino ad ora non ce l’ha fatta a rispondere a un problema che è la più “sistemica” delle sfide. Ciascuno deve dare il proprio contributo e cambiare il proprio punto di vista. Gli interessi di alcune parti e di breve periodo NON possono essere in contrasto con l’interesse del bene comune su ogni orizzonte temporale: bisogna assolutamente dare più peso alla società civile e alle diverse generazioni (quelle che vivranno il futuro, quelle che hanno memoria del passato).
- E’ necessario quindi un nuovo modello di “governance” del territorio, dell’ecosistema (anche antropico), dell’economia, ma uno che deve INCLUDERE i soggetti che hanno molto interesse ma ancora scarsa INFLUENZA nei processi decisionali per l’adattamento alla costa, con particolare attenzione per i più giovani, spesso esclusi dai modelli di governance e che sono coloro che fruiranno del futuro del territorio.
- Ma il passato è memoria, conoscenza e radicamento: ecco perché rompere circoli chiusi e far incontrare le generazioni, che hanno a cuore il bene comune e l’interesse di preservare e curare il territorio della costa, mettendo a valore tutte le conoscenze e le competenze utili, non contro qualcuno, ma insieme.
DESCRIZIONE DELLE AZIONI PROPOSTE
- Quali strumenti usare quindi per creare questa “governance” inter-generazionale, trans- e inter-disciplinare, multi-attoriale e multi-livello (che coinvolge quindi anche attori istituzionali dal livello comunale a quello regionale e statale e tutti i settori)?
- i modelli da traguardare sono vari, ma migliorabili e adattabili: uno, tra quelli possibili, è il Consiglio per le autonomie locali, da cui si potrebbe prendere spunto ma l’obiettivo è quello di creare un organismo che abbia autonomia e in cui tutti i soggetti abbiano influenza: un \"think tank\" per l’adattamento della costa
- sarà necessario motivare con chiarezza all’azione e poi, nel tempo, arrivare a responsabilizzare completamente i partecipanti (non solo vorranno e potranno partecipare, ma dovranno!)
- Stabilire con precisione gli attori (istituzionali e non) e le relative modalità di coinvolgimento, mappando per ambiti di competenza, per territorio presidiato, per ruolo “generazionale”
- strutturarsi in una organizzazione sistematica, periodica (stagionale) in preparazione delle fasi plenarie
- strutturarsi in gruppi locali (costa nord Ferrarese e Ravennate e sud Cesenate e Riminese) per poi coagularsi in plenaria: territori diversi hanno problematiche, conoscenze e sensibilità diverse
- integrarsi con il Festival per la Costa, utilizzandolo come punto focale in cui riunire la Consulta e utilizzandolo come momento per diffondere il suo lavoro alla comunità e nello stesso tempo ricevere stimoli e osservazioni dalla comunità
IL PROTOTIPO COSA CONSENTIRÀ DI OTTENERE E CON QUALE IMPATTO?
- Il prototipo intende consentire a soggetti che hanno molto interesse ma ancora scarsa INFLUENZA nei processi decisionali per l’adattamento alla costa di aumentare tale peso
- in questo modo, l’interesse del bene comune e di tutte le prospettive temporali (soprattutto quelle di lungo termine, proprie delle giovani generazioni). Gli interessi di alcune parti e di breve periodo NON possono essere in contrasto con l’interesse del bene comune su ogni orizzonte temporale: bisogna assolutamente dare più peso alla società civile e alle diverse generazioni (quelle che vivranno il futuro, quelle che hanno memoria del passato).
CHI È RESPONSABILE DEL PROTOTIPO?
- Responsabile del prototipo è un iniziale “gruppo nucleo”, composto dai partecipanti al gruppo-sfida dell’Innovation Camp e rappresentanti di una significativa quota dei soggetti che dovranno agire in Consulta (Amministrazione, Società Civile, Ricerca, Associazionismo), ma sarebbe opportuno riuscire a includere a breve termine anche un rappresentante del settore economico.
CHI VERRÀ COINVOLTO?
- Regione E-R, Fridays for future, Scienze Ambientali, Rappresentante delle categorie economiche (es. Cooperativa Bagnini Riccione), Associazioni (“gruppo nucleo\")
- Altri soggetti interessati e appartenenti al territorio, rappresentanti di tutte le categorie che vorranno→potranno→dovranno partecipare nel tempo, ovvero: 1) Attori Istituzionali (Comuni e altri Enti territoriali - Province, Consorzi di bonifica, Parco, Forestale, ecc); 2) Università e Ricerca, Scuole; 3) Operatori economici e relative rappresentanze (Balneari, Commercianti, Albergatori, ecc.); 4) Società Civile (associazionismo, ambientale, sociale, comitati, movimenti, ecc.)
DESCRIZIONE DELLE MIGLIORI IDEE
- Sistematica valutazione (Report annuale) dei progressi compiuti a livello locale e utili per definire una base di riferimento rispetto alla quale misurare i progressi compiuti in materia di adattamento
- Lavorare sulla conoscenza (anche attraverso attività di “citizen science”) e sulla diffusione e comunicazione (influenzare l’opinione e i modelli di sviluppo → turismo sostenibile)
- definire una sorta di \"algoritmo\" che nelle scelte che opera il \"forum\" determini un maggior peso a favore dei giovani imprenditori, abitanti e fruitori della costa
- Creazione di un \"Consiglio giovanile per l'adattamento al cambiamento climatico\": Si potrebbe creare un consiglio di giovani, un'organizzazione indipendente che rappresenti gli interessi dei giovani nella governance dell'adattamento al cambiamento climatico della costa dell'Emilia Romagna che sia allo stesso tempo parte integrante della Consulta
- dato l’impatto che avrà, sarebbe opportuno che la Consulta si occupasse anche di riflettere sulle implicazioni della Direttiva \"Bolkenstein\" - coinvolgendo (o informandosi presso) la Commissione Turismo
- NON dimenticare che NON c’è adattamento, senza mitigazione!
- NON trascurare altre caratteristiche fondamentali di inclusività e arricchimento come la multiculturalità e la trasversalità di generi: punti di vista diversi portano più possibilità di soluzioni efficaci, più partecipazione, più influenza
PRIMI PASSI: COSA DEVE SUCCEDERE NELLE PROSSIME 6 SETTIMANE?
- Stabilire chi è il “gruppo nucleo” e quando si riunirà la prossima volta
- stabilire chi farà le convocazioni e chi opererà da segreteria della consulta
- Definire gli strumenti attraverso cui si esprime all’esterno e nei confronti dell’Amministrazione (cosa emette?)
- stabilire come coinvolgere altri, stabilire gli ambiti di azione e le prime sperimentazioni
PROTOTIPAZIONE: COSA DEVE ACCADERE NEI PROSSIMI 6 MESI?
- il “gruppo nucleo” dovrà allargarsi e dovrà quindi aver definito i componenti della Consulta
- dovrà anche aver quindi avviato la campagna di informazione e coinvolgimento
- Tutti i dati provenienti dal settore pubblico e da quello privato andrebbero registrati, raccolti e condivisi in modo esauriente e armonizzato in un’unica banca dati regionale interconnessa con quanto previsto ed attivo quantomeno a livello di Direttiva Inspire e Climate- Adapt
- si dovrà organizzare una sistematica valutazione (Report annuale) dei progressi compiuti a livello locale e utili per definire una base di riferimento rispetto alla quale misurare i progressi compiuti in materia di adattamento
- si dovrà progettare e realizzare attività di coinvolgimento e ingaggio delle nuove generazioni e interlocutori \"deboli\" al \"forum\" per avere una loro partecipazione consapevole e possibilmente continuativa
IMPATTO TRA 6 ANNI?
- diventare un organismo consolidato e considerato, autorevole, in grado di influenzare le scelte, sollecitare/influenzare politiche (scelte dell'amministrazione)
- acquisire sostenibilità economica
ALTRE INFORMAZIONI UTILI, RILEVANTI SUL PROTOTIPO
Materiali di approfondimento sulla Sfida 1 Governance:
- Scheda 1 - Aspetti e proposte Dettaglio dei temi da sviluppare, link, materiale utile per la definizione del prototipo
- Scheda 2 - Wisdom Cake Knowledge management, Data science learning, Leadership strategies
- Scheda 3 - The scenario development process Define Focal Issue, Question, or decision, and relevant Timeframe. Review Past Events & Alternative Intergeneration
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Le criticità che il cambiamento climatico sta portando sulla costa emiliano-romagnola vanno affrontate. Crediamo nel valore delle evidenze scientifiche e del contributo che i giovani possono portare. Vuoi contribuire a creare un dialogo con istituzioni e territori per affrontare insieme queste criticità? La Consulta per l'adattamento della costa è la nostra proposta.
Organizzata in gruppi territoriali, la Consulta ha una composizione mista nella quale sono rappresentate sia le giovani generazioni che i tanti portatori di interessi e punti di vista. È un organismo che si confronta sulle proposte di adattamento della costa, e ragiona mettendo in sinergia le conoscenze scientifiche con attività di citizen science. Tra i diversi obiettivi, si pone quello di valutare, con cadenza periodica, i progressi e le azioni concrete realizzate nei territori costieri in materia di adattamento ai cambiamenti climatici.
La Consulta lavora privilegiando una prospettiva di lungo termine e, nel prendere decisioni, utilizza modalità che attribuiscono un maggior peso al fattore “generazionale”, senza trascurare altre caratteristiche fondamentali di inclusività, tra cui la multiculturalità e la trasversalità di generi.
Alcune istituzioni, Università e diverse organizzazioni della società civile sono già interessate alla Consulta. Ora puntiamo a creare il primo nucleo attuativo. Vuoi farne parte? Vieni e collabora con noi!
Il gruppo referente della proposta
Laura Punzo, Manuela Capelli, Carlo Albertazzi, Vera Ovesen Armata, Micaela Deriu, Giovanni Gabbianelli, Stefano Ravaioli, Giacomo Zattini.
COSA PUOI FARE?
- Commenta la proposta, facci sapere cosa ne pensi e arricchiscila con le tue idee. Scrivici se vuoi diventarne protagonista e collaborare alla sua realizzazione.
- Vuoi saperne di più? Ecco la nostra proposta completa
- Scopri le sfide su cui abbiamo ragionato e le altre proposte elaborate dai partecipanti all’Innovation Camp.
- L'approfondimento sulla Sfida Governance