lI Tecnico di garanzia della partecipazione viene designato, a norma del comma 1 dell’art 8 della LR 15/2018, dal Presidente dell’Assemblea legislativa. Il 17 novembre 2014 la Presidente Costi ha designato il dott. Leonardo Draghetti, Direttore generale dell’Assemblea legislativa
Questo sito utilizza cookies. Se continui la navigazione significa che approvi i nostri termini di utilizzo dei cookies. Per saperne di più, leggi l’informativa (Collegamento esterno) prevista dall’articolo 13 del regolamento UE 2016/679, comprensiva della gestione dei cookies.
Obiettivo. I percorsi formativi, per le scuole secondarie di primo e secondo grado, hanno la finalità di sviluppare sensibilità, culture e competenze specifiche sui temi della partecipazione, con lo scopo di permettere agli attori strategici del mondo della scuola (uffici scolastici, dirigenti, insegnanti) e della comunità educante di arrivare e gestire percorsi di partecipazione. In particolare, i percorsi formativi svilupperanno nel contesto scolastico competenze finalizzare a:
far comprendere che l'ascolto attivo e la partecipazione sono un diritto e una forma di educazione civica e quindi promuovere nella scuola la cultura della partecipazione anche in raccordo con i programmi di educazione civica;
coinvolgere gli studenti, le famiglie e i diversi attori chiave della comunità educante nella definizione di strategie azioni condivise;
coprogettare attività e servizi in collaborazione con i diversi soggetti del territorio, sperimentando l'attivazione di patti di collaborazione sul modello dell'amministrazione condivisa;
coinvolgere direttamente gli studenti nella destinazione degli investimenti per la scuola (Bilanci Partecipativi…)
sensibilizzare lo staff interno degli insegnanti a praticare forme di "leadership collaborativa" e collaborativo
Modalità di attuazione:2 seminari e 2 workshop in presenza.
Destinatari: Personale Pa del territorio regionale, insegnanti scuole secondarie di primo e secondo grado, CdPP, Ufficio Scuola regionale
Tempi di realizzazione: in relazione ai tempi della scuola; anno 2023.
Commento relativo al coinvolgimento delle comunità locali. Le scuole di tutti i gradi ma immagino soprattutto le superiori tendono ad essere avulse dal contesto in cui sono presenti. Gli studenti sono visti come utenti dei servizi pubblici o come consumatori ma non come potenziali protagonisti della vita comunitaria. In particolare, il rapporto intergenerazionale con la comunità circostante mi sembra poco promosso attraverso, per esempio, lo scambio di esperienze. In altre parole, ci si potrebbe porre come obiettivo la possibilità di creare quelle competenze per mobilitare l'ambiente circostante nelle più diverse attività progettuali e formative che potrebbero riguardare diverse discipline scolastiche.
Sto caricando i commenti ...
impronta digitale
La parte di testo qui sotto è una rappresentazione abbreviata e con hash di questo contenuto. È utile assicurarsi che il contenuto non sia stato manomesso, poiché una singola modifica darebbe un valore completamente diverso.
fonte:{"body":{"it":"<p><strong>Obiettivo. </strong>I percorsi formativi, per le scuole secondarie di primo e secondo grado, hanno la finalità di sviluppare sensibilità, culture e competenze specifiche sui temi della partecipazione, con lo scopo di permettere agli attori strategici del mondo della scuola (uffici scolastici, dirigenti, insegnanti) e della comunità educante di arrivare e gestire percorsi di partecipazione. In particolare, i percorsi formativi svilupperanno nel contesto scolastico competenze finalizzare a:</p><ul><li>far comprendere che l'ascolto attivo e la partecipazione sono un diritto e una forma di educazione civica e quindi promuovere nella scuola la cultura della partecipazione anche in raccordo con i programmi di educazione civica;</li><li>coinvolgere gli studenti, le famiglie e i diversi attori chiave della comunità educante nella definizione di strategie azioni condivise;</li><li>coprogettare attività e servizi in collaborazione con i diversi soggetti del territorio, sperimentando l'attivazione di patti di collaborazione sul modello dell'amministrazione condivisa;</li><li>coinvolgere direttamente gli studenti nella destinazione degli investimenti per la scuola (Bilanci Partecipativi…)</li><li>sensibilizzare lo staff interno degli insegnanti a praticare forme di \"leadership collaborativa\" e collaborativo</li></ul><p><strong>Modalità di attuazione</strong>:<strong> </strong>2 seminari e 2 workshop in presenza.</p><p><strong>Destinatari</strong>: Personale Pa del territorio regionale, insegnanti scuole secondarie di primo e secondo grado, CdPP, Ufficio Scuola regionale</p><p><strong>Tempi di realizzazione</strong>: in relazione ai tempi della scuola; anno 2023.</p>"},"title":{"it":"1.1 Percorsi partecipati a scuola"}}
Questa impronta digitale viene calcolata utilizzando un algoritmo di hash SHA256. Per replicare tu stesso, puoi usare uno Calcolatrice MD5 online (Collegamento esterno) e copiare e incollare i dati di origine.
Dettagli commento
Stai vedendo un singolo commento
Puoi controllare il resto dei commenti qui.
Commento relativo al coinvolgimento delle comunità locali. Le scuole di tutti i gradi ma immagino soprattutto le superiori tendono ad essere avulse dal contesto in cui sono presenti. Gli studenti sono visti come utenti dei servizi pubblici o come consumatori ma non come potenziali protagonisti della vita comunitaria. In particolare, il rapporto intergenerazionale con la comunità circostante mi sembra poco promosso attraverso, per esempio, lo scambio di esperienze. In altre parole, ci si potrebbe porre come obiettivo la possibilità di creare quelle competenze per mobilitare l'ambiente circostante nelle più diverse attività progettuali e formative che potrebbero riguardare diverse discipline scolastiche.
Sto caricando i commenti ...